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La latitanza lussuosa di Messina Denaro finanziata dal giro di scommesse online

Secondo l’ex autista di Totò Riina, intervenuto nel programma “Non è L’Arena” di Massimo Giletti, la dinamica dell’arresto di Matteo Messina Denaro sarebbe sospetta: “Quando arrestano un boss c’è tutto un altro clima. Armi alla mano, confusione. Qui invece è accaduto tutto in tranquillità. E questo fa pensare”. Secondo Gaspare Mutolo quindi, si tratterebbe di una “messa in scena”, contraddicendo invece le parole del procuratore Maurizio De Lucia.

Nel frattempo si continua a indagare nella vita segreta del boss. Nel suo covo di via Cb, a Campobello di Mazara, sono stati trovati abiti femminili e una parrucca, ma anche viagra. Facendo pensare che Messina Denaro avesse delle amanti.

Così in attesa delle analisi su impronte e tracce di Dna rinvenute, è già caccia a due donne. Pare si tratti di due cinquantenni, una dai capelli lunghi neri e l’altra bionda coi capelli corti, che vivono in paese. Una delle due ha un’auto costosa ed è stata interrogata dai Carabinieri.

Altro emergenza invece dalla Direzione Atimafia. Ed è sicuramente più interessante della vita del capo di Cosa Nostra durante la latitanza.

Una lunghissima latitanza molto costosa, da quanto emerge dagli oggetti trovati nei covi di Messina Denaro. Che pare possa essere stata ‘pagata’ dalle scommesse online e dal giro delle slot machine.

Da giorni infatti gli inquirenti stanno cercando dei collegamenti tra vecchie operazioni antimafia, i giri di denaro dei mandamenti a lui vicini e gli spostamenti del boss per ricostruire la catena che lo ha protetto. Ciò è emerso anche ascoltando i suoi fiancheggiatori.

redazione

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