Biagio Conte, il frate missionario, è morto. Questa volta la notizia è ufficiale. “Fratel Biagio se ne sta andando con dolcezza” è quanto affermato nella spianata della Cittadella di via Decollati poco prima del suo trapasso confermato dai presenti. Il cancro lo ha portato via.
Riuniti in un cerchio, non lo hanno lasciato da solo Francesco Russo, il medico della Missione, Antonio Fulco, biologo, Roberto Garofalo, medico dell’Asp che coordina le cure palliative.
Biagio Conte nasce a Palermo il 16 settembre 1963. Ha dato vita alla “Missione di Speranza e Carità“, per cercare di rispondere alle drammatiche situazioni di povertà ed emarginazione della sua città natale.
Figlio di imprenditori edili, a tre anni viene portato in Svizzera in un collegio di suore, ritornando a Palermo a 9 anni per poi essere inserito nel collegio di San Martino delle Scale per quattro anni.
Biagio Conte ha portato universalmente a tutti il messaggio di pace e fratellanza cristiano, tant’è che nel 2015, alla parata del Palermo pride, si sofferma a parlare con i partecipanti.
Più volte nel suo cammino si è portato fino nel trapanese, per le strade, predicando.
«Esprimo le mie più sentite condoglianze ai familiari di fratel Biagio Conte, agli assistiti e ai volontari della sua Missione. Oggi il missionario ci ha lasciati dopo giorni di sofferenza, ma il suo ricordo resterà indelebile. Con il suo impegno quotidiano e instancabile in favore degli ultimi, ci ha ricordato come, per ogni cristiano, la carità sia una condizione essenziale della propria esistenza umana e attuazione concreta della propria fede. Consapevole che la sua perdita lascia un vuoto incolmabile, posso solo affermare che il suo esempio sarà più vivo che mai nell’ispirare le mie personali azioni di solidarietà verso il prossimo e quelle del mio governo». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, appresa la notizia della morte di Biagio Conte, fondatore della Missione Speranza e Carità a Palermo.