Il Comitato per il Monitoraggio e la Salvaguardia dell’Aeroporto di Trapani e il Comitato #sevoloresto, particolarmente attivi durante le manifestazioni di piazza del 2019 a tutela dello scalo aeroportuale di Birgi, hanno sottoscritto una nota congiunta in merito all’imminente cambio ai vertici di Airgest.
“Nel rispetto delle legittime scelte istituzionali in materia di dirigenza delle partecipate – si legge nella nota – i due comitati tengono a precisare che la loro attività di monitoraggio non si è affatto estinta ma che, con il progressivo aumento dei volumi di traffico aeroportuali su Birgi, non hanno ritenuto necessario intervenire negli ultimi tempi. Il cambio di dirigenza in Airgest, voluto dal neo eletto presidente Schifani, cambia le carte in tavola e desta non poca preoccupazione in tutto il territorio per questa novità di difficile comprensione. L’aeroporto di Trapani, infatti, aveva negli ultimi anni avviato un percorso di crescita con immenso beneficio sul diritto alla mobilità dei cittadini della provincia di Trapani oltre che di incremento di flussi turistici con conseguente benessere economico, creazione di posti di lavoro e sviluppo di attività commerciali legate al turismo e all’indotto”.
La nota fa riferimento, inoltre, alle dichiarazioni con cui il probabile nuovo presidente di Airgest Vito Riggio ha paventato un risanamento dei conti dell’aeroporto in vista della sua privatizzazione. I due comitati annunciano, a riguardo, che “nell’ottica di una tutela del territorio e dei suoi diritti, non si faranno remore a replicare la dissidenza già attuata nel 2019 qualora questa idea di risanamento economico dei conti dello scalo prevedesse un depotenziamento del traffico passeggeri con conseguente impoverimento e immiserimento di un territorio già di per sè povero”.
“Con il presente comunicato – concludono i due comitati – chiediamo pertanto al Presidente della Regione Schifani e al futuro presidente Airgest che forniscano delle garanzie reali sulla continuità del progetto di rilancio dello scalo aeroportuale e preghiamo loro di non mettersi in contrasto con il territorio che non mancherà di far sentire la propria corale voce qualora i rappresentanti istituzionali ritenessero di poter decidere di punto in bianco, e senza conseguenze, l’impoverimento dei propri rappresentati”.