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La vicinanza delle operatrici antiviolenza marsalesi al popolo iraniano

Si contano ogni giorno morti e assassini brutali per mano del regime, in Iran. L’uccisione di Mahsa Amini – la giovane curda che ha rifiutato di indossare il velo – è ancora viva nella memoria di tutti. Così come le piazze del Paese che si stanno ribellando alla dittatura armata. Ma ancora oggi le torture ai danni di chi si oppone e in particolare delle donne iraniane, continuano ad essere una grande macchia rossa sull’Atlante del Mondo, su cui nessuno dovrebbe chiudere gli occhi.

Per questo le operatrici del Centro Antiviolenza “La Casa di Venere” vogliono lanciare un messaggio da Marsala, nel cuore del Mediterraneo, ponte tra l’Africa, l’Asia Minore e l’Europa: “Quello che sta accadendo in Iran è raccapricciante. Le forze di sicurezza iraniane massacrano per stroncare le proteste. E ci sono tante famiglie che non riescono a piangere sui corpi dei propri cari – sono le parole della Presidente del Centro Antiviolenza, Francesca Parrinello -. Ci uniamo a coloro che rivolgono un appello alle Istituzioni italiane, alla Premier Giorgia Meloni affinchè si decida a prendere una posizione netta contro il regime e al Capo dello Stato al fine di convocare urgentemente l’ambasciatore italiano in Iran. E’ ora di decidere da che parte stare: sempre a fianco dei diritti umani”.

redazione

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