Sono diversi gli appuntamenti promossi dall’Amministrazione comunale di Marsala nell’ambito delle iniziative per la “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” del 25 novembre.
Oggi, al Convento del Carmine (ore 17.30) si terrà la conferenza stampa di presentazione della Commissione Pari Opportunità recentemente nominata dal sindaco Massimo Grillo e che è composta da rappresentanti istituzionali e delle scuole, di ordini professionali e associazioni femminili.
Sempre oggi, alle ore 17.30, nella sede di via Sibilla di “Finestre sul Mondo”, lo spettacolo “Ferite a morte” dell’Associazione culturale Skenè APS con Cinzia Bochicchio, Eleonora Bongiorno, Carmela Gangitano, Azzurra Giardiello, Loredana Salerno; musiche di Giuseppe Parrinello. Da un testo scritto da Serena Dandini, 9 monologhi di donne uccise da mani che avrebbero dovuto proteggerle ed amarle. Drammi narrati con leggerezza. Racconti per tutti ma soprattutto per uomini, anzi per ragazzi. Un contributo alla educazione al rispetto dell’alterità, contro il possessivismo ed il machismo della nostra cultura.
Domani, 26 novembre, al Circolo Lilybeo (ex Circolo Nobili), alle ore 17, si terrà “Voci Volti – Storie di Donne” organizzato dal Centro Antiviolenza “La Casa di Venere” con la Società Canottieri. Dopo i saluti del Presidente dell’associazione “C. Beccaria”, Giovanni Gaudino, e del Presidente della Canottieri, Tommaso Angileri, interverranno: la presidente di “La Casa di Venere”, Francesca Parrinello, il magistrato Massimiliano Alagna, la presidente ANDE Giuseppina Passalacqua, il docente Enzo Campisi, l’avvocata e operatrice antiviolenza Roberta Anselmi.
Domenica 27, sempre al Teatro Comunale (ore 17.30), l’Associazione Skenè porta in scena “Cassandra. La vuci sula”, di Chiara Putaggio. Con la regia di Massimo Licari, l’opera teatrale – colorata dalla lingua siciliana – è interpretata da Cinzia Bochicchio (Cassandra), Demetrio Rizzo (Apollo) e Andreina Errera (Pizia). Si tratta di una rilettura del mito della fatidica figlia di Priamo che rivendica il diritto di una donna all’autodeterminazione: diritto esteso ad ogni essere umano che non può essere sottomesso a gerarchie e condizioni.