A poco meno di due mesi dalla vittoria elettorale, Renato Schifani ha firmato il decreto di nomina della nuova giunta regionale. Una compagine assessoriale nata tra non poche difficoltà, legate alle tensioni con Gianfranco Miccichè ma anche allo scontro tra correnti all’interno di Fratelli d’Italia.
L’unico rappresentante della provincia di Trapani è l’alcamese Mimmo Turano, già in carica con il governo Musumeci. Dopo il passaggio strategico da Udc a Lega-Prima l’Italia, l’ex presidente della Provincia trasloca dall’assessorato alle attività produttive all’istruzione e formazione professionale, raccogliendo l’eredità di Roberto Lagalla. L’ambito assessorato al turismo (con delega anche a sport e spettacolo) va a Francesco Scarpinato (FdI) mentre l’ex pentastellata Elena Pagana (moglie di Ruggiero Razza) avrà la delega al territorio e ambiente. L’assessorato alle infrastrutture e alla mobilità va ad Alessandro Aricò, mentre Elvira Amata si occuperà di beni culturali e identità siciliana.
Oltre a Turano, la Lega piazza l’ex Pd Luca Sammartino (Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca) che sarà anche vicepresidente della Regione, mentre la Dc di Totò Cuffaro sarà rappresentata da Nuccia Albano (Politiche sociali, lavoro e famiglia) e Andrea Messina (Autonomie locali e Funzione Pubblica). Sfumata la nomina in giunta del marsalese Stefano Pellegrino, Forza Italia piazza il ras delle preferenze Edy Tamajo alle Attività produttive, mentre Marco Falcone passa all’Economia, con Giovanna Volo scelta per raccogliere la delicata eredità di Razza all’assessorato alla Sanità. Con Roberto Di Mauro l’Mpa di Raffaele Lombardo, infine, si aggiudica un altro assessorato molto ambito di questi tempi, quello all’energia e dei servizi di pubblica utilità, che tra le altre cose gestisce anche il sistema dei rifiuti.