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La Meloni riammette i medici No Vax, ma in Sicilia sono ormai andati in pensione

Sono stati riammessi in servizio con effetto immediato “per recuperare quattromila persone ferme in tutta Italia in un sistema sanitario sotto-organico”. Così ha detto la premier Giorgia Meloni, anticipando la fine dell’obbligo vaccinale per i sanitari.

Ma la stragrande maggioranza dei trecento medici siciliani No Vax riammessi è già in pensione e non contribuirà affatto a rinforzare i reparti in crisi. 

L’Ordine dei medici di Palermo ieri ha firmato le determinazioni per la revoca della sospensione a 79 iscritti (76 medici e 3 odontoiatri). Di questi, 37 sono over 70 (già pensionati). Ad Agrigento, su 26 sospesi riammessi, solo cinque sono in servizio mentre gli altri sono in quiescenza. Stesso scenario a Catania, dove sono stati riammessi in 56, l’80 per cento dei quali pensionati. In pratica in tutta la Sicilia poche decine di medici e quasi tutti dipendenti da strutture private rientreranno in servizio.

“Fra i riammessi – conferma Ignazio La Mantia, presidente dell’Ordine dei medici di Catania – coloro che lavorano nelle strutture pubbliche o convenzionate si contano davvero sulla punta delle dita. La riammissione anticipata in questa fase può essere condivisibile dal punto di vista sanitario, ma non è certo la misura che aiuterà a incrementare gli organici. Soprattutto non deve passare il messaggio che chi non si è vaccinato ha fatto bene: il vaccino è stata l’arma che ci ha consentito di abbattere sensibilmente la mortalità e le complicanze gravi dell’infezione”.

redazione

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