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Rifiuti: Borranea quasi piena, si rischia una nuova emergenza. Sindaci in pressing sulla Regione

Una nuova emergenza rifiuti si profila per il territorio trapanese. A comunicarlo, martedì pomeriggio, durante l’ultima seduta del Consiglio comunale di Marsala è stato l’assessore all’ambiente Michele Milazzo (che è anche presidente della SRR Trapani Nord).

Nel corso del suo articolato intervento, in cui ha anche rivendicato il lavoro di prevenzione effettuato per la pulizia delle caditoie che ha consentito di limitare gli effetti delle forti piogge dei giorni scorsi, l’assessore Milazzo si è soffermato sullo scenario che rischia di determinarsi a causa delle criticità dell’impianto di Borranea, gestito dalla Trapani Servizi, che come la scorsa primavera è quasi arrivato al punto di saturazione. Di conseguenza, per i Comuni che vi conferiscono i propri rifiuti indifferenziati torna la necessità di trovare soluzioni alternative, utili a tamponare l’emergenza ormai dietro l’angolo.

Michele Milazzo

“Da un lato abbiamo il problema della Trapani Servizi – spiega Milazzo – dall’altro è innegabile che la campagna elettorale ha determinato un vuoto di governo alla Regione Siciliana, privandoci dei necessari interlocutori. Siamo molto preoccupati perchè, se non ci saranno novità a breve, a metà novembre ci troveremo in piena emergenza”. In ragione di ciò, una delegazione di amministratori del territorio (tra cui lo stesso assessore Milazzo e il sindaco Grillo) hanno partecipato ieri a una riunione a Palermo per sensibilizzare la Regione Siciliana sulla delicata situazione. In prospettiva, un’importante svolta potrebbe arrivare con il completamento del nuovo impianto che la Regione ha finanziato (sempre nella zona di Borranea) e che sarà controllato dalla SRR Trapani Nord. “Tuttavia – precisa Milazzo – i lavori sono iniziati da una ventina di giorni e per il completamento dell’opera dovremo aspettare febbraio-marzo”.

Nel frattempo si studiano soluzioni per il breve periodo: i Comuni si stanno attrezzando per l’abbancamento provvisorio dei rifiuti indifferenziati, ma si tratta di una soluzione che può consentire di tamponare l’emergenza per qualche giorno, in attesa dell’ok al conferimento in altri impianti da parte dell’assessorato regionale. In quest’ottica, si ragiona su due possibili opzioni che portano agli impianti privati del gruppo Catanzaro (dove però c’è un contenzioso aperto con la Regione) o a quello dell’Oikos di Motta Sant’Anastasia, che nel giro di 30-40 giorni potrebbe tornare a disposizione.

“Fa rabbia – conclude l’assessore Milazzo – constatare che nonostante la nostra sia una provincia virtuosa in termini di raccolta differenziata e accolga i rifiuti di 80-90 Comuni della Sicilia Orientale, ci ritroviamo in una nuova emergenza. Sono gli effetti di una politica regionale che non condividiamo”.

Vincenzo Figlioli

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