L’Amministrazione Scarcella ha ricevuto il nulla osta della Prefettura per la modifica dei toponimi di nove strade del territorio comunale di Paceco, a conclusione dell’istruttoria di rito ed acquisito il necessario parere della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani nonché l’avviso della Società Siciliana per la Storia Patria di Palermo.
Cambiano nome, in particolare, otto strade di Paceco e una della frazione di Nubia, “… per dare lustro ad altrettante personalità, quasi tutte di Paceco, che si sono distinte in ambito politico, culturale e sociale: – afferma il Sindaco, Giuseppe Scarcella – da Francesco Valenti, che dagli anni Cinquanta ai Novanta fu leader del Partito Repubblicano, vice sindaco e assessore; al professore Carlo Scaduto, assessore, consigliere e sindaco negli anni Novanta, nonché presidente della cantina Rinascita di Paceco; dal poeta dialettale Guglielmo Castiglia, al maestro elementare Michele Asta, grande figura della cultura locale; dall’artigiano socialista Marcello Barbata, che ideò la biblioteca comunale nel periodo in cui fu assessore alla Cultura dell’allora sindaco Pietro Grammatico; a Giuseppe Culcasi, consigliere comunale socialista di Nubia negli anni ’50 e ’60. Inoltre, accogliendo la richiesta avanzata dall’Anpi, una via è stata intitolata al giovane partigiano di Paceco, Carlo Spatola, impiccato dai nazifascisti insieme ad altri quattro compagni il 9 dicembre del 1944, alla periferia di Padova. Un’altra strada è dedicata a Francesco Gravina, ultimo principe di Palagonia, filantropo, sindaco di Palermo (allora chiamato pretore) tra il 1832 e il 1834. Infine, viene spostato il toponimo relativo a Vito Valenti, medico del Lavoro, consigliere comunale per due legislature e anche sindaco della Democrazia Cristiana, scomparso nel 1994 all’età di 50 anni”.
Nel dettaglio: