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Scintille sui social dopo il “taglio dei capelli” per le donne iraniane a Marsala

Anche la protesta delle donne iraniane finisce per creare polemiche e tensioni nella politica marsalese. Sabato sera, nell’ambito della manifestazione Luci dal Mediterraneo, alla presenza dell’europarlamentare Pietro Bartolo, un gruppo di marsalesi ha tagliato una ciocca dei propri capelli, da inviare all’Ambasciata iraniana a Roma, a sostegno delle donne cui il regime degli ayatollah nega libertà e dignità. Un gesto simbolico, che idealmente si collega a quanto sta avvenendo a Teheran. Diverse le prese di posizione sui social, tra cui quella del segretario del circolo territoriale del Partito Democratico, Paolo Pace, che sul proprio profilo facebook ha scritto: “E’ più importante donare il sangue che tagliare i capelli. Si è più utili. Non essendo in Iran”.

Tra le donne presenti alla manifestazione c’era Caterina Martinez, spesso in prima linea sul fronte della tutela dei diritti. Pur senza citarlo, a titolo personale la professoressa Martinez ha a sua volta risposto alla posizione espressa dal segretario dem: “Sappiamo benissimo che il taglio dei capelli non sarà utile alla fine dei soprusi e delle sopraffazioni, come non ha risolto nulla la nostra manifestazione per le donne afghane, per l’Ucraina…sono simboli, ed i simboli buoni servono. Perché ci piace pensare che i giovani (tanti ieri sera) e le persone non informate, tornate a casa, abbiano per un attimo meditato sulla cattiveria, sull’odio , sulla superficialità che oggi inonda il mondo. E che inonda anche Marsala… Sono sempre stata una donna di sinistra e lo sarò sempre, ma questo non mi impedirà mai di collaborare con chi, con idee completamente diverse dalle mie, vuole organizzare qualcosa per una giusta causa”.

Più politico l’affondo dell’ex consigliere Lillo Gesone: “Da tesserato del PD, rimango sbalordito dalle prese di posizione della segreteria locale sulla manifestazione di ieri, sul fatto che alcune donne, come gesto simbolico si siano tagliate una ciocca di capelli in solidarietà alle donne iraniane. Risulta al quanto contraddittorio elogiare manifestazioni simboliche fatte in altre città e denigrare e sminuire quelle fatte in loco da liberi cittadine e cittadine, non vorrei che fosse solo per la mancata “messa del cappello”. Le battaglie sono fatte di simboli, forse le lenzuola bianche sui balconi di Palermo hanno sconfitto la mafia? Non penso ma quel simbolo creò coscienza critica. Mi auguro che il post che esprime il pensiero del segretario sia solo a titolo personale. In merito a prese di posizione che nulla hanno a che vedere con lo spirito democratico, chiederò la convocazione dell’assemblea del partito”.

redazione

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