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Social Housing Amabilina: il quartiere diventa una piccola città

Si è svolto nella sede del Complesso Monumentale San Pietro, un workshop per fare il punto sui lavori del progetto “Social Housing Amabilina” che prevede interventi di riqualificazione di un’area del quartiere.

L’iniziativa è stata anche l’occasione per fare una riflessione più ampia sul tema dell’efficientamento energetico nell’edilizia popolare, grazie all’importante confronto con le realtà nazionali e internazionali del progetto Europeo Super-i, che mira a creare nuove opportunità di investimento nell’ambito della riqualificazione energetica delle aree urbane.

Un percorso di dialogo e confronto con la comunità abitante, tutelandoli da incuria e vandalismo, condivisa a San Pietro dal sindaco Massimo Grillo, dal’assessore Valentina Piraino, da Vincenzo Scontrino ed Eugenio Sardo, Presidente e Direttore generale dell’Iacp Trapani e dai rappresentanti del progetto Super-i Paola Zerilli (University of York), Martina di Gallo (Coordinatrice Civiesco), Cristina Davi (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale di Trieste) e Margot Bezzi (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea).

Durante l’incontro, il RUP Francesca D’Amico, l’ingegnere Piero Passalacqua e il direttore dei Lavori Giuseppe Giacalone hanno fatto il punto sullo stato di avanzamento dei lavori dell’intervento di Social Housing che prevede la riqualificazione di un’intera area del quartiere Amabilina, con la realizzazione di 25 alloggi sociali a canone calmierato e di una serie di servizi rivolti alla comunità, fra cui un poliambulatorio e un centro analisi, auditorium, una biblioteca, una cucina e zona living condivisa, una sala brico. In pratica verrà recuperato l’ex istituto scolastico del quartiere.

Inoltre, verranno potenziate strade e realizzate aree verdi attrezzate con giochi per bambini e panchine, e verranno predisposti orti comuni. La fine dei lavori è prevista per febbraio 2023 ma già adesso il comune è al lavoro per la realizzazione del bando per l’assegnazione degli alloggi sociali e per l’affidamento di vari beni e servizi.

Riteniamo fondamentale proseguire nell’esperienza delle iniziative di social housing per dare risposta alla richiesta di quella parte di cittadini con fragilità sociale che non riesce a trovare, sul mercato, risposte alle proprie esigenze abitative, ma resta fondamentale rivolgere l’attenzione alla programmazione di azioni strutturate nell’ambito dell’Edilizia Residenziale Pubblica”.

Ad affermarlo è stato il segretario generale Sicet Cisl Palermo Trapani che ha partecipato all’incontro. Il segretario del Sicet ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento delle parti sociali nell’azione di Comune e IACP. “La sfida per le nostre città sta nel realizzare interventi risolutivi per la rigenerazione strutturale – spiega Salici -, la riqualificazione energetica e l’inclusione sociale nei quartieri periferici, dove ancora esistono fortissime condizioni di marginalizzazione ed esclusione. Dove il patrimonio immobiliare pubblico versa in uno stato di abbandono. Dove la povertà abitativa si accompagna alla povertà e energetica ed è conseguenza di povertà educativa e culturale”.

Con questi interventi gli abitanti della contrada potranno usufruire in tempi celeri di esami, visite specialistiche e check-up, ma anche di un “infermiere di quartiere” per garantire un servizio domiciliare a chiamata. Il Sicet parteciperà con l’Amministrazione comunale alle attività di predisposizione del bando pubblico per l’assegnazione degli alloggi, ‘a canone sostenibile’, ovvero a canone più basso di quello di mercato.

Con un canone di locazione mensile, cioè, determinato secondo i criteri previsti dall’Accordo territoriale stipulato tra i sindacati degli inquilini e il Comune di Marsala. Il progetto Social Housing Amabilina è frutto di un protocollo d’Intesa tra l’Ente comunale lilybetano e IACP di Trapani, realizzato nell’ambito dell’azione 9.4.1 dell’Asse 9 del PO FESR Sicilia 2014/2020.

redazione

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