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Turano, Catania, Pellegrino, Ciminnisi e Safina: ecco gli eletti all’Ars nel trapanese

Quattro uomini e una donna, con due conferme e tre novità. Le elezioni per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana fotografano uno scenario parzialmente diverso rispetto a cinque anni fa, con diversi testa a testa risolti sul filo di lana all’interno delle stesse liste. Da questa tornata elettorale esce sicuramente più forte il centrodestra, che stavolta riesce ad eleggere tre rappresentanti: Mimmo Turano, Nicola Catania e Stefano Pellegrino. Candidato nella lista Prima l’Italia, l’ex assessore regionale alcamese è risultato il candidato più votato in assoluto nella provincia di Trapani, con 7.125 preferenze. Poco più indietro il sindaco di Partanna, Nicola Catania, che ha raccolto 6.276 voti nella lista di Fratelli d’Italia, mentre il marsalese Stefano Pellegrino ripete la performance del 2017, superando per un pugno di voti l’agguerrita concorrenza del mazarese Toni Scilla nella lista di Forza Italia. Dopo la lunga stagione segnata dalla leadership di Baldo Gucciardi, il Pd porta all’Ars il trapanese Dario Safina, che al fotofinish ha avuto la meglio sul segretario provinciale Domenico Venuti, mentre l’unica donna eletta in provincia di Trapani è la candidata trapanese del Movimento 5 Stelle, Cristina Ciminnisi, che con 2.031 preferenze ha superato sia il mazarese Nicola La Grutta che l’alcamese Mauro Terranova.

Tra gli esclusi eccellenti (almeno per ora), l’uscente Eleonora Lo Curto che ha comunque raccolto oltre 5 mila voti (nel 2017, paradossalmente, gliene bastarono 2.178 per entrare all’Ars). Non ce l’ha fatta l’ex sindaco di Custonaci Giuseppe Bica (per lui 3.224 voti) e nemmeno Sergio Tancredi, passato a Fratelli d’Italia dopo due legislature con il Movimento 5 Stelle: gli oltre 8 mila voti del 2017 sono un lontano ricordo, a fronte dei 619 raccolti stavolta.

Nessun rappresentante per la lista Popolari e Autonomisti, dove l’alcamese Angelo Rocca (3.361 preferenze) e il marsalese Enzo Sturiano (3.286 consensi) hanno dato vita a un’altra sfida molto combattuta. Stessa sorte per la Democrazia Cristiana di Cuffaro, che non riesce a raccogliere nessun seggio nonostante le brillanti performance del trapanese Giuseppe Guaiana (4.052 voti), dell’alcamese Giacomo Scala (3.602) e del mazarese Vito Gancitano (3.587). Nessun seggio nemmeno per le liste di Cateno De Luca, dove i risultati migliori sono stati raccolti dall’ex sindaco di Campobello Daniele Mangiaracina (1.533 voti), dall’alcamese Francesco Orlando (1.468) e dal trapanese Giuseppe Lipari (1.338) per la lista Sud chiama Nord e da Salvatore Scianna di Sicilia Vera (1.013). Performance deludenti in provincia di Trapani per la lista Cento Passi, che fa peggio di cinque anni fa (solo Antonio Gandolfo ha superato la soglia dei 500 voti) e per Sicilia Liberi (appena 86 preferenze complessive).

Vincenzo Figlioli

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