Aveva causato code già nel 2018 e anche in questa tornata elettorale, in Sicilia peraltro è Election Day, torna a far parlare di sè: si tratta del tagliando antifrode.
In molte sezioni elettorali si registrano code per via del tempo che presidenti di seggio, segretari e scrutatori ci impiegano per controllare due volte i codici antitaccheggio sulle schede elettorali.
Ciò per evitare che verifichino brogli e il fenomeno della cosiddetta “scheda ballerina“, la pratica illegale che prevede la sostituzione della scheda elettorale all’interno della cabina con una vidimata e compilata che viene inserita nell’urna al posto di quella consegnata al seggio.
Il tagliando antifrode si trova nella parte inferiore della scheda elettorale ed è posizionato sotto al riquadro della firma dello scrutatore e al bollo della sezione. A ogni seggio viene data in dotazione una bobina di 3.000 bollini adesivi con un codice progressivo composto da numeri e lettere.
I bollini vengono applicati dal presidente del seggio e dagli scrutatori nell’apposito riquadro presente sui tagliandi antifrode di tutte le schede elettorali, sia quelle per l’elezione della Camera, sia quelle per il Senato. Questa operazione si svolge il sabato pomeriggio che precede la domenica delle elezioni, subito dopo l’autenticazione delle schede con la firma dello uno scrutatore e del timbro. Al momento della consegna della scheda all’elettore, lo scrutatore deve ricopiare il codice del bollino accanto al nominativo del votante sulla scheda sezionale.