Tappa finale del progetto “MediterraneanArtisanal Salinas” – programma Eni CBCMED finanziato dall’UE – domani, 16 settembre, dalle ore 9.30, presso il mulino Ettore e Infersa di Marsala.
Il convegno si aprirà con l’intervento della coordinatrice Tiziana Campisi e di Francesca Etzi che presenteranno le 4 azioni pilota messe in campo nei 4 paesi partner: Italia, Libano, Tunisia e Spagna. Nelle saline Ettore e Infersa, unico sito italiano insieme a Cervia, è stata prevista un’azione pilota i cui risultati saranno illustrati da Antonio D’Alì Staiti.
Il progetto “MedArtSal”, attraverso l’analisi delle saline dei Paesi partner, ha consentito di studiare modelli di gestione per dare la possibilità alle saline artigianali di rimanere competitive sul mercato, diversificando i propri prodotti. Ai lavori interverrà il Presidente della “Sosalt Spa” Giacomo D’Alì Staiti che parlerà del “Processo di produzione del sale marino e certificazione di qualità del sale”.
I lavori sino al pomeriggio saranno dedicati al workshop su “La diversificazione dell’uso del sale, tra gastronomia e turismo”, con gli interventi dello chef Peppe Giuffrè (Il sale marino e il suo uso gastronomico), Vincenzo Tiana, presidente dell’associazione “Parco Molentargius” (Sulla strada del sale come prodotto bio), Ciro Zeno, Presidente associazione “Plus Salis” (Produzione di sale marino: attività agricola o industriale?), Giovanni Sistu, Università di Cagliari (Sale marino e sale di miniera: una prospettiva scientifica), Antonio D’Alì Staiti (Saliturismo: un nuovo approccio all’ecoturismo e benessere), Claudio Dario del Centro studi Lorenzon dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Treviso (Sale e salute. Un binomio troppo spesso demonizzato), Alejandro Perez dell’Università di Cadiz (Saline di mare: un santuario per il birdwatching), Girolamo Culmone, consigliere della Società italiana di geologia ambientale (Caratteristiche naturalistiche delle saline).