Categorie: Curiosità

Benessere mentale e posto di lavoro: nasce il trend del “terapeuta aziendale”

Lo psicologo interno è diventato il nuovo benefit aziendale. In alcune realtà, infatti, i dipendenti non sembrano più ricercare i classici pilastri del welfare come i buoni pasto o la mensa aziendale, ma privilegiano un servizio di supporto psicologico. Non è un casoche di recente in Italia sia stato introdotto il bonus Psicologo che, pur con molti limiti, mira ad aiutare le persone ad avere cura della propria salute mentale, messa a dura prova da una pandemia e dalle incertezze economico-sociali.

A disegnare questo quadro è Serenis (www.serenis.it), piattaforma che aiuta le persone a scegliere lo psicologo più adatto con il quale intraprendere un percorso di psicoterapia, che ha osservato una crescita delle domande di inserimento del servizio di assistenza psicoterapeutica tra i benefit rivolti ai propri dipendenti, da parte delle piccole e grandi realtà imprenditoriali.

La relazione tra la dimensione lavorativa e il desiderio di rivolgersi ad uno psicologo per iniziare un percorso di psicoterapia emerge ancor di più grazie alle informazioni ottenute da Serenis.it sui suoi utenti. Stando ai dati raccolti, infatti, chi chiede aiuto a questa piattaforma nel 20% dei casi è per questioni relative alla propria occupazione. L’unica ragione che spinge maggiormente le persone a consultare un terapeuta online è l’ansia di dover prendere decisioni importanti di vita (23%).

Serenis, la co-founder: “Il terapeuta a lavoro decisivo in tantissimi ambiti diversi”

Silvia Wang, co-founder di Serenis scende più nel dettaglio e analizza questo legame tra lavoro e bisogno di un supporto psicologico: “Le motivazioni che ricadono nella sfera lavorativa e per cui si richiede l’intervento del terapeuta sono le più disparate: a livello individuale, pesano la pressione sociale, la paura di non essere all’altezza, le ansie legate a ruolo e stipendio o a dinamiche di demansionamento e mobbing, oltre che problemi esterni all’area lavorativa (ad esempio di ansia generalizzata o problemi nella coppia) che inevitabilmente si riflettono sulla dimensione professionale”.

Alla luce di queste considerazioni, risulta essenziale introdurre la figura del terapeuta nei contesti aziendali. Come spiega ancora Silvia Wang, lo psicologo “interviene sulle relazioni tra colleghi, sulla disconnessione dovuta al lavoro da remoto, sull’incertezza riconducibile agli scenari macroeconomici in continuo mutamento e, in generale, sugli effetti che i cambiamenti organizzativi possono avere sul benessere mentale dei collaboratori”. È per questo motivo che le aziende si stanno muovendo verso questa direzione, come Velasca eTantoSvago, ad esempio, tra le prime a comprendere che il benessere dei propri dipendenti passa inevitabilmente dalla testa.

redazione

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