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Papa Francesco alle suore ericine che ospitano bimbi ucraini: “Sto facendo tutto quello che posso”

Papa Francesco scrive a Suor Teresina Longo, superiora dell’Istituto “Incoronata» di Erice Casa-Santa che accoglie 20 bambini evacuati con un volo umanitario dall’Ucraina, punto di riferimento per tante profughe ucraine accolte in città. «Sto facendo tutto quello che posso per l’Ucraina. Stiamo vivendo una crudeltà. Sono vicino a queste signore e a tanti bambini ucraini. Ieri ho parlato telefonicamente con il presidente Zelensky. Rimango a disposizione, prego per lei e per tutti voi. Che il Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca. Fraternamente, Francesco». Un messaggio del Papa, scritto di suo pugno, inviato alla Suora che aveva scritto a Bergoglio raccontando dell’accoglienza ai piccoli orfani e delle lacrime delle signore ucraine, tutte di Mariupol, in pena per i loro parenti e amici intrappolati nella città o prigionieri nelle mani dei russi.

Alla lettera della superiora era allegato infatti un breve e drammatico appello di tre donne accolte a Trapani – Iyrina, Veronika e Olha – che chiedevano maggiore attenzione internazionale sulla loro città martoriata e sulle condizioni dei prigionieri in mano russa perché non siano violati i diritti fondamentali delle persone e ricevano un processo equo secondo le convenzioni internazionali.
La risposta è arrivata lo stesso giorno in cui il Papa ha ricevuto la lettera. «Nonostante l’orrore che vediamo ogni giorno, speriamo che con gli sforzi di papa Francesco e del mondo civile possa venire un’era di misericordia e di pace. Siamo commosse e grate della sua vicinanza paterna», hanno detto le tre donne, cristiane ortodosse.

redazione

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