Categorie: BlogIo la penso così

Roma chiama Palermo…

Sarebbe difficile ricostruire tecnicamente quello che accadrà nelle prossime settimane nella politica italiana e, per quanto ci riguarda, in quella siciliana.

Si voterà certamente il 25 settembre per il rinnovo del Parlamento Nazionale. E subito sono partite le accusa da una parte e dall’altra. “La colpa è vostra”….”Siete irresponsabili… e via così insultando.

Poi per proseguire la scia che si è instaurata negli ultimi anni, senatori e deputati hanno lasciato il partito dove erano stati eletti per approdare verso… non si sa ancora.

Chi lo avrebbe detto dieci anni fa e neppure dieci mesi addietro, che Brunetta, Gelmini, Di Maio e via lasciando, avrebbero abbandonato la casa politica d’origine? Intanto in Sicilia oggi si vota per nominare il candidato alla presidenza dell’Ars per il centro sinistra. Tre i pretendenti all’incarico come da accordi delle scorse settimane: uno ciascuno tra Pd, M5S e Cento Passi, ma alla vigilia del voto Dario Franceschini, vero leader ombra del Pd, ha annunciato che l’alleanza con i 5 Stelle non è più praticabile. Per la gioa del centro destra siciliano. Ma anche da quelle parti (a Palermo) non stanno meglio: Miccichè non vuole la riconferma di Musumeci che ogni giorno cambia idea sul suo (e sul nostro futuro). Come si sta bene all’ombra delle urne. Con il caldo che inseme al voto, ormai incombe.

Gaspare De Blasi

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