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Alberto Di Girolamo: “Non è possibile restare ancora senza ospedale” VIDEO

Non si ferma la mobilitazione dell’Associazione Medico-Chirurgica Lilybetana per la restituzione alla comunità dell’ospedale “Paolo Borsellino”.

Attorno all’ex sindaco Alberto Di Girolamo, nelle vesti di presidente dell’associazione, si sono riuniti diversi professionisti del territorio, per ribadire – nel corso di un sit-it tenutosi stamattina – le ragioni della raccolta di firme mirata alla riapertura del nosocomio marsalese, che da circa due anni è stato adibito quasi esclusivamente ai malati Covid. “Non è possibile restare ancora senza ospedale”, afferma Di Girolamo, evidenziando che alla provincia di Trapani, per legge, dovrebbero spettare 1200 posti letto. “Con la chiusura di Marsala ne abbiamo appena 600”, prosegue l’ex sindaco, che poi si sofferma sui ritardi che stanno caratterizzando la realizzazione del padiglione per le malattie infettive, nell’area adiacente il “Borsellino”. “Da sindaco avevo detto: fate un prefabbricato, sarebbe costato poco e sarebbe stato realizzato in due-tre mesi. Hanno voluto fare questa cosa enorme, con 100 posti letti: doveva essere pronto nel maggio dell’anno scorso, siamo al luglio 2022, c’è un semi-interrato che non si capisce a che punto è, mentre degli altri due piani non si è saputo più niente. E’ una cosa inaccettabile, inammisibile, visto che con il Covid dovremo ancora convivere”. Poi l’ulteriore affondo: “Spero che la magistratura intervenga, per capire che fine hanno fatto i soldi”.

L’unico elemento incoraggiante, per Di Girolamo, è costituito dal successo che sta avendo la raccolta di firme: “Nonostante la nostra sicilianità, tante persone stanno firmando. Ci eravamo fissati il tetto delle 5000 firme per mandare tutto al Presidente della Repubblica. Siamo più vicini a 8 mila che a 7 mila”.

All’iniziativa ha partecipato anche Liria Canzoneri (segretaria generale della Cgil di Trapani), che ha sottolineato come la situazione attuale, legata al Covid Hospital di Marsala, si configuri come una grave limitazione del diritto alla salute costituzionalmente garantito. Inoltre la dirigente sindacale ha evidenziato le criticità sul fronte della sicurezza che caratterizzano il lavoro dei medici in servizio nel trapanese. Uno dei temi su cui si sta ragionando in questo periodo è, infatti, anche quello delle carenze di organico e delle richieste di trasferimento di tanti professionisti: “Se medici che hanno studiato dieci-quindici anni per specializzarsi finiscono un anno, un anno e mezzo a fare attività di pronto soccorso notturna per pazienti Covid, è normale che se ne vadano”, ha affermato l’ex sindaco Di Girolamo, che poi ha rivolto un appello finale alle istituzioni: “Il problema dell’ospedale non è politico, ma sociale. E non appartiene a qualcuno, ma a tutti. Chi fa politica dovrebbe essere il primo a battere i pugni per riavere l’ospedale come prima o meglio di prima”.

Di seguito il video completo dell’intervento di Alberto Di Girolamo al sit-in organizzato per l’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala.

redazione

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Tags: Alberto Di GirolamoLiria Canzoneriospedale "Paolo Borsellino" di Marsala