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PD Marsala: “Il Circolo Iotti ha ridato dignità e senso al Congresso”

Una nuova “voce” in merito all’elezione del segretario e alla frattura interna al Partito Democratico di Marsala, arriva da un romano che da tempo vive anche nella nostra Città:

“Gentile redazione, voglio dare la mia testimonianza sui fatti accaduti il giorno del congresso del Partito Democratico di Marsala. La faccio da osservatore esterno, non essendo marsalese se non d’adozione, sono romano ma ho la compagna vostra concittadina (che tra l’altro ha votato proprio per il signor Gesone alle scorse elezioni, salvo pentirsene amaramente subito dopo aver ascoltato le dichiarazioni post congressuali). Sono di cultura liberale ma progressista e non ho nessuna tessera di partito. Ma sono un attento osservatore e mi piace partecipare alla vita politica della comunità. Quella romana e quella marsalese dato che frequento Marsala ormai da un po di anni. Quindi testimone terzo dalle parti in causa

Espongo. Venendo a conoscenza del congresso mi reco il giorno e all’ora comunicata all’Hotel President, rimango sull’uscio della sala, in disparte, non essendo tesserato ma solo un un osservatore. Vicino c’era qualche canuto come me. Molti erano già seduti, il presidente e un altro delegato erano già al tavolo della presidenza. Subito dopo entrano un gruppetto di persone assieme al signor Gesone. Il che mi stupisce, se non avessi letto sui giornali che fosse il candidato unitario avrei pensato che fosse il candidato di quella parte. La professoressa Licari presenta la mozione, legge e chiede al signor Gesone se vuole firmare la candidatura a segretario. Il Gesone rifiuta. Si alza presenta una lista, tra l’altro senza firme di accettazione. Un gruppetto di persone si alza e firma subito, senza battere ciglio, li ho osservati attentamente, non hanno tentennato, non si sono guardati stupiti. Come invece hanno fatto un altro gruppo di persone, coloro che hanno sentito pronunciare il proprio nome in lista, che rivolgendosi al Gesone dicevano “guarda che non hai concordato con noi di essere in lista. E il signor Gesone risponde “si , lo so” ammette,”i vostri nomi non li ho concordati con voi”.

Ammissione che contraddice quanto affermato dallo stesso Gesone dopo il congresso facendo credere agli altri che c’era un accordo preventivo. Poi esordisce con “andrò a braccio, non ho scritto nessun discorso”. Altra anomalia. Se ci si candida a segretario, se si rilasciano dichiarazioni il giorno prima facendo intendere che si è il segretario in pectore, ci si prepara prima un discorso, ma soprattutto una mozione. Subito dopo, fa un discorso di difficile comprensione politica e programmatica, parla di resa dei conti, accusa gli altri e si ritira. Il Gesone rifiuta la candidatura “Nilde Iotti”. Il Gesone ritira la sua candidatura. Si va verso il commissariamento del partito? Pensavo. Hanno sprecato un congresso? Hanno fatto perdere tempo a tutti i presenti me compreso dicevo tra me me? Il circolo Nilde Iotti, allora visto il rifiuto alla candidatura del Gesone, e visto il suo ritiro, presenta la candidatura del dottor Pace. Sospiro di sollievo, qualcuno che ha un po’ di sale in zucca allora c’è in questo partito marsalese ho detto tra i denti, suscitando un sorriso ad un canuto signore, come me, vicino. In quel preciso momento gli stessi signori che avevano firmato senza batter ciglio, con lo stesso copione di prima si alzano ed escono tra il disappunto dei presenti che qualcuno sottolinea con un applauso sarcastico ma comprensibile. Applauso che suscita il nervosismo di qualcuno. Che poi dico, c’è un congresso in corso, ti alzi e te ne vai, ti becchi l’applauso, accettalo. Non è corretto andarsene. Come non sarebbe corretto anche l’applauso sarcastico in verità. Non erano 80 come detto alla stampa e sui social (che io non ho ma la mia compagna si, io non li amo), e neanche 60 come i firmatari di una lettera. Mi sono passati davanti li ho visti, li ho riconosciuti. Erano si e no 15/ 16 persone. Volendo essere larghi massimo 20 se contiamo qualcuno che era rimasto in piedi come me. Vi risparmio la loro scia di brusio e qualche v***a rivolto all’assemblea immagino. Quindi ben molto lontani dagli 80.

Il dibattito seguente è stato molto interessante. Nel quale è emerso che il signor Gesone in un primo momento era d’accordo con la doppia lista con lui candidato, salvo poi cambiare idea. E la motivazione della doppia lista non era poi così malvagia. Abbattere le aree, e far scegliere la base degli iscritti. Chapeau. Tanto di cappello. Finalmente ci sono persone che fanno contare gli iscritti (altro che resa dei conti come detto dal Gesone prima). Ecco perché non ho voluto avere tessere di partito, perché alla fine i tesserati non contavano niente, hanno sempre deciso tutto i dirigenti, almeno dalla seconda Repubblica ad oggi. Che si consulti la base per l’elezione della direzione, anche con un candidato unico per come ho capito, sarebbe stato quasi innovativo per certi versi. Altri interventi invece, più minoritari, credo uno o due, peroravano la tesi del candidato unico a tutti i costi, se la base non è consultata, frega niente. Di fatto rendendo inutile un congresso dove invece si dovrebbero confrontare diverse proposte, discutere, votare.

Vedete, io ho partecipato a diversi congressi in passato, sempre da spettatore e da osservatore esterno. Partito socialista, partito repubblicano, radicali italiani, del PCI, dei DS e del PD poi. E i congressi vanno onorati e rispettati. Non si cambia idea repentinamente, non si prendono in giro le istituzioni di un partito politico a cui si aderisce e non si prendono in giro i compagni di partito, i presenti, gli spettatori come me e l’opinione pubblica con un piglio populista. ‘Famo a capisse’, come diciamo a Roma, forse il signor Gesone (che nel frattempo ho visto che è ritornato nei Cento Passi con la velocità di un battito d’ali di un colibrì) ha scambiato un partito con altro.

Bene hanno fatto allora quelli che sono rimasti, il circolo Nilde Iotti, (che tra l’altro noto essere l’unica voce di opposizione al centro destra in città) e che ribadisco erano la maggioranza dei presenti, a presentare la candidatura del Dottor Pace. Hanno quantomeno restituito dignità, valore e senso ad un congresso. Auguri segretario Pace, discorso molto interessante il suo, di alto e altro valore, di apertura alla cittadinanza. “Farò più assemblee cittadine che direttivi” ha dichiarato in chiusura. Bravissimo. Buon Lavoro allora, auguri e buona fortuna. E Auguri alla sinistra marsalese, anche ai radical (compresi quelli chic). Ma con alcuni personaggi in cerca d’autore e senza umiltà la vedo dura. Daje.

Gianfilippo detto Pippo Benati

redazione

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