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Petrosino, durissimo attacco di alcuni iscritti alla politica del Partito Democratico

Sul Partito Democratico di Petrosino intervengono un gruppo iscritti tra cui prima firmataria la neo eletta consigliere e designata assessore Concetta Vallone e l’ex consigliere comunale di Marsala Calogero Ferreri.

“C’era una volta…..il Circolo Partito Democratico di Petrosino – afferma la nota firmata da dodici esponenti del Pd locale – . Fin dalla sua nascita, nel 2007, infatti il paese è stato presente negli organismi dirigenti e fondativi e ha svolto attività politica a tutti i livelli, formando una comunità presente e vivace.

Nel 2017 il partito veniva sconfitto alle elezioni comunali, riuscendo tuttavia ad eleggere Concetta Vallone, costituente e dirigente provinciale, consigliere di opposizione all’Amministrazione guidata da Gaspare Giacalone. La consigliera, e l’intero partito, hanno sempre coerentemente adempiuto il loro compito di opposizione responsabile, vigilando sull’operato dell’Amministrazione e avanzando proposte serie e concrete.

Nel 2017, il sindaco in carica, con l’agilità da funambolo che ha sempre contraddistinto le sua scelte politiche, in un sol colpo, aderisce al Partito Democratico e ne diventa miracolosamente dirigente nazionale. Da quel momento, per i fondatori del Pd, ogni azione politica diviene impossibile, contrastata in ogni modo, e il circolo viene gestito, dalla segretaria eletta come come un club privato. Le decisioni vengono prese nella segrete stanze e nessun coinvolgimento del partito nelle scelte amministrative viene mai posto in essere. Un modus operandi portato alle estreme conseguenze in occasione delle recenti amministrative. La candidatura di Roberto Angileri, infatti, veniva prospettata alla direzione del circolo dopo che lo stesso, il sindaco uscente e la stessa segretaria avevano iniziato la campagna elettorale e l’intero paese ne era già a conoscenza. Nè è stata mai riunita l’assemblea di circolo per coinvolgere tutti gli iscritti.


A Petrosino si è fatto strame di ogni basilare principio di democrazia interna, il circolo é stato svenduto in cambio di postazioni politiche e amministrative; i fondatori del Pd sono stati mortificati e sbeffeggiati con la complicità di una segreteria provinciale compiacente.


D’altronde, il partito democratico, in questa provincia, è stato demolito da una classe dirigente che si è chiusa in un fortino di autoreferenzialità, facendo del “meno siamo meglio stiamo” l’unica stella polare della propria azione politica. Al netto della meritata vittoria di Daniela Toscano, a cui auguriamo una proficua prosecuzione dell’attività amministrativa, vittoria certo non ascrivibile all’azione politica della segreteria provinciale, questa dirigenza ha inanellato una serie imbarazzante di sconfitte elettorali, da Marsala a Calatafimi, da Alcamo a Favignana, fino ad arrivare alla triste vicenda del pd petrosileno, ostaggio di pochi padroncini.

Tutte sconfitte accomunate dalla protervia con cui si sono seguite scelte politicamente sbagliate in nome di presunte risicatissime maggioranze costruite ad arte. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e non possono essere nascosti come polvere sotto il tappeto da pomposi e vacui comunicati trionfali. Noi ci auguriamo che il nostro partito si svegli da questo stato ipnotico e riprenda la via del dialogo e della condivisione, prima che sia troppo tardi persino per mettere insieme i cocci che ne sono rimasti.
Tutto questo, ovviamente, non può prescindere da un indispensabile passo indietro della segretaria di circolo, di cui chiediamo le immediate dimissioni. Ci auguriamo, infine, che il segretario provinciale avvii una riflessione profonda e tempestiva, finalmente nell’esclusivo interesse del Partito. La misura crediamo sia ormai abbondantemente colma.


redazione

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