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Scrive il consigliere Fici sulla tassa di soggiorno a Marsala: “Bene il ritiro, era totalmente inadeguata”

Gentile Direttore,
nella seduta consiliare di ieri, grazie alle contestazioni mosse da diversi Consiglieri Comunali nei confronti della decisione dell’Amministrazione di aumentare la tassa di soggiorno, è stato ottenuto il ritiro della relativa delibera da parte dell’Assessore al turismo il quale, nonostante non fosse stato firmatario di tale provvedimento, ha avuto il buon senso di dichiararne il ritiro, comprendendo e recependo il merito delle osservazioni sollevate in ambito consiliare.
Ieri, quindi, si è avuta la dimostrazione di quanto la delibera in questione risultasse totalmente inadeguata per una serie di motivi che riporterò brevemente di seguito.
Ormai da anni tutti noi amiamo definire Marsala come una città a vocazione turistica e, al riguardo, non sussistono dubbi in ordine alle grandi potenzialità che il nostro territorio offre. Tuttavia, prima di ritenerci come una delle migliori mete turistiche siciliane con la consequenziale facoltà di incrementare nei confronti dei turisti la relativa tassa di soggiorno, bisognerebbe fare i conti con la realtà dei fatti e con i servizi che concretamente il Comune è in grado di fornire.
Al riguardo, voglio infatti evidenziare che gli operatori turistici, gli albergatori, i ristoratori, i proprietari di b&b o case vacanza e tutti coloro che operano nel settore terziario si trovano quotidianamente a dover affrontare una serie di problemi di cui devono rendere conto ai turisti ospitati presso le loro strutture, dovendo spesso sopperire con mezzi privati a disservizi pubblici di base.
Mi riferisco, a titolo solo esemplificativo, alla mancanza di acqua, all’inefficienza dei servizi di trasporto pubblico per i collegamenti del centro città con l’aeroporto, i lidi ed il litorale spagnola, alla totale assenza di info point per indicazioni sui luoghi di attrazione turistica, alla chiusura di una serie di strade per lavori che categoricamente ci troviamo ad eseguire all’inaugurazione della stagione estiva, alla totale anarchia che vige nelle aree di sosta in centro e nelle zone vicino il mare che sono lasciate alla mercè dei parcheggiatori abusivi nonostante potrebbero invece divenire fonti di legittimi introiti per le casse comunali se ben gestite.
In relazione a tutti i disservizi sopra evidenziati, mi chiedo quindi come si sia potuto anche solo ipotizzare di procedere all’aumento di una tassa che i turisti avrebbero dovuto pagare per usufruire di servizi che, nella realtà, sono totalmente inesistenti.
Mi preme al riguardo sottolineare che le ufficiali motivazioni giustificative della delibera fornite dall’Amministrazione sono risultate scontate, ma allo stesso tempo celavano l’idea (certamente superficiale) secondo cui un rincaro della tassa sarebbe servito ad un incremento delle casse comunali senza appesantimento sui cittadini, essendo l’esborso richiesto direttamente ai turisti.

Sarebbe stato sicuramente più opportuno, invece, se l’Amministrazione, prima di esprimere valutazioni di tal genere ed adottare tali decisioni (tornando dopo indietro sui propri passi, ritirando la relativa delibera), avesse riflettuto sul fatto che, seppur indirettamente, l’incremento della tassa di soggiorno avrebbe comunque danneggiato buona parte dell’imprenditoria locale che, come noto, punta sul settore turistico.
L’Amministrazione, piuttosto che adottare delibere irragionevoli, ha il dovere di sostenere gli operatori privati, collaborando e confrontandosi con loro per recepire le legittime richieste e, soprattutto, rendendo sempre migliori i servizi pubblici affinché i turisti e tutti coloro che si trovino a visitare la città vengano messi nelle condizioni di godere veramente delle nostre bellezze.
Aumentare la tassa di soggiorno senza contestuali interventi migliorativi dei servizi non può certamente ritenersi un’operazione a sostegno dello sviluppo turistico!

Nicola Fici

redazione

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