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Consiglio comunale di Marsala: in apertura il ricordo della Strage di Capaci

Anche il Consiglio comunale di Marsala ha voluto ricordare la Strage di Capaci, in occasione del suo trentennale.

In apertura di seduta, il presidente Enzo Sturiano ha ricordato le vittime di quel 23 maggio del 1992, soffermandosi sulla grande azione di contrasto investigativo di cui Giovanni Falcone fu protagonista, testimoniate dall’istruzione del maxiprocesso, ma anche dall’intuizione di un’unica Procura Nazionale Antimafia. Il presidente dell’assemblea di Sala delle Lapidi ha auspicato che il ricordo di Falcone resti un punto di riferimento anche per le nuove generazioni.

Pino Ferrantelli si è soffermato sulla caratura umana di Giovanni Falcone, al di là dell’azione repressiva nei confronti della mafia. “Pensava che la cultura, l’istruzione e l’altruismo potessero reprimere il fenomeno mafioso”.

Rino Passalacqua ha evidenziato come, nonostante la commozione per il ricordo della Strage di Capaci, la politica siciliana continua a interloquire con soggetti condannati per mafia. “Usare belle parole rispetto a Falcone e Borsellino è un esercizio semplice, banale e gratuito. Ma ho ascoltato un’intervista a Fiammetta Borsellino, che diceva come in questi 30 anni non si sia mai scoperta la verità: gli eroi che celebriamo in pompa magna sono stati dimenticati e le loro famiglie non hanno avuto giustizia”.

Piero Cavasino ha ricordato quanto Falcone fu osteggiato in vita. Anche l’esponente di Liberi ha avuto parole critiche verso chi continua a scegliere candidati o politici che hanno legato la propria storia alla mafia. Poi ha ricordato l’appuntamento del prossimo 31 maggio, quando verrà conferita la cittadinanza onoraria post mortem a Giovanni Falcone, alla presenza della sorella Maria.

In rappresentanza della Giunta comunale è intervenuto l’assessore Michele Milazzo: “Mi dispiace sentire parole di pessimismo, non penso siano stati 30 anni persi. Abbiamo perso grandi personaggi, ma dobbiamo affrontare il nostro tempo con ottimismo e speranza”. Poi ha aggiunto: “Nello Stato di diritto, la pena è rieducativa. Altra cosa sono la morale e la politica”.

A seguire, il presidente Enzo Sturiano ha fatto osservare un minuto di silenzio in ricordo delle vittime della Strage”.

redazione

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