Proseguono i lavori di manutenzione in tutto il Parco Archeologico di Selinunte, lavori che in alcuni punti assumono l’aspetto di un vero e proprio scavo archeologico in quanto fa ritornare visibili monumenti che dalla loro scoperta avvenuta in alcuni casi alla fine dell’800, da molti decenni sono ricoperti dalla vegetazione; l’azione avviata risulterà la prima fase di un restauro programmato, cui già partecipa l’associazionismo culturale così come anche i singoli visitatori che con l’offerta turistica dei piccoli albergatori, fanno una esperienza con archeologi e restauratori.
Intanto sul lato della operatività, oltre alle risorse del parco, una grande condivisione con Operatori dell’ESA così come anche con l’assessorato alle risorse Forestali stanno procedendo, su un progetto specifico della Direzione del Parco, con trattori e decespugliatori alla rimozione delle erbe nel vastissimo territorio del Parco (di oltre 350 ettari) non solo per consentire una ottimale fruizione dei monumenti ma anche per prevenire il pericolo di incendi divenuto ormai attuale e concreto date le alte temperature raggiunge in questi giorni.
Seguiranno diversi appuntamenti di attività di conservazione dei monumenti con esperienze specialistiche offerte da professionisti e personalità, guidati da archeologi e restauratori, attività pensata dalla Direzione di Selinunte, all’interno dell’Area Monumentale.
Dopo il primo intervento effettuato la settimana scorsa nella zona antistante il Tempio A i lavori di conservazione programmata si sono concentrati sulla gradinata del Tempio C e sulla limitrofa area dell’isolato FF1 uno dei quartieri riportati alla luce sulla collina dell’Acropoli e nella zona della Malophoros dove nell’ultimo periodo ci sono stati accadimenti calamitosi.
Questi lavori costituiscono una grande opportunità per una nuova fruizione ed avvicinamento alla conoscenza, che amplificano la già ricca gamma di percorsi di visita e delle rinnovate esposizioni al Baglio Florio.