Categorie: Egadi

Favignana: quattro domande al nuovo assessore Pietro Savona

La scelta di accettare la carica di assessore nelle Egadi da cosa è dipesa?

Quando il sindaco Forgione mi ha proposto l’incarico di assessore devo dire che ho riflettuto a lungo prima di accettare, so bene quanto siano difficili le condizioni degli enti locali, soprattutto dopo la lunga parentesi pandemica, però non c’è dubbio che quella di Favignana – Isole Egadi non è una realtà comune, è un territorio straordinario, conosciuto in tutto il mondo per la bellezza naturale, per la sua storia, per quello che rappresenta quale volano turistico per tutto il territorio trapanese. Inoltre questa amministrazione, Sindaco e Giunta, rappresentano una bella squadra motivata, competente e di sicuro affidamento, peraltro conoscevo già alcuni consiglieri comunali per la loro disponibilità ad operare per il loro comune, quindi mi sono dichiarato disponibile a collaborare.

L’arcipelago è tutto da scoprire e, immagino, da amministratore si scoprono aspetti che probabilmente non si conoscevano. Cosa le ha destato sorpresa positiva e cosa, invece, sorpresa negativa?

Certamente una cosa è guardare dall’esterno e conoscere le Egadi dal punto di vista turistico, cosa diversa è affrontare i problemi che quotidianamente si presentano per cercare di risolverli. Per quanto di mia competenza c’è una difficolta organizzativa dovuta ad una insufficienza numerica del personale dipendente ed alla mancanza di alcune professionalità, senza tralasciare che le recenti vicende giudiziarie hanno lasciato strascichi emotivi di diversa natura anche quando i dipendenti non abbiano avuto alcun coinvolgimento diretto, inoltre alcune figure apicali, che ritengo fondamentali, sono venute da poco tempo e quindi a volte manca la memoria storica che, negli uffici pubblici, può essere importante. Il comune gestisce un importante patrimonio che, come nel caso dello Stabilimento Florio, è di proprietà della Regione Siciliana che non sempre garantisce quella necessaria manutenzione che lo può migliorare nella offerta dei servizi da offrire ai turisti. Per non parlare del problema dell’approvvigionamento idrico per il quale il Comune dipende totalmente dalla Regione che, in atto, deve gestire un vuoto gestionale per la soppressione dell’EAS senza avere individuato un nuovo ente gestore in attesa che gli ATO idrici possano operare a regime; sembra assurdo ma da alcuni anni non si sa chi deve svolgere alcuni servizi ed i cittadini ne pagano le conseguenze.

In tutto questo si paga una condizione di insularità per cui, a volte, alcuni problemi facilmente risolvibili sulla terraferma, si complicano a causa della distanza a volte solamente mentale degli uffici che si rapportano con le Isole Egadi. Recentemente sono testimone dello straordinario impegno del Sindaco Forgione per ottenere, prima possibile l’apertura della camera iperbarica per cui si è mosso da due mesi, con le difficoltà di trovare gli anestesisti dislocati altrove per il covid.

Emergenze per l’estate che sta arrivando

Le emergenze sono quelle di assicurare la giusta accoglienza nel periodo estivo agli abitanti ed ai tanti turisti per i quali quest’anno si prevede una presenza straordinaria; non dimentichiamo che si passa da una popolazione di meno di 5.000 abitanti residenti invernali ad oltre 50.000 nel giro di poche settimane e questo, naturalmente, crea notevoli problematiche di gestione dei servizi essenziali con le carenze di risorse umane di cui parlavo prima.

Racconti Favignana a un americano… cosa gli direbbe?

Credo che le isole Egadi vadano apprezzate anche con i silenzi perché parlano da sole con le proprie bellezze naturali, con gli odori, i tramonti, il mare e con la loro storia che ripercorre i millenni trascorsi. Gli direi di parlare con la gente locale per comprendere l’humus di questo paradiso, di gustare i prodotti della nostra terra e del nostro mare, tutti fattori che generano sensazioni uniche.

Nicola Baldarotta

redazione

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