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Egadi isolati per scelta… di qualcun altro Tiene banco la questione dei trasporti

Il pericolo relativo a quello che sembrava un ciclone dirompente, ci riferiamo all’aumento dei costi per il collegamento da e per le isole minori, è stato momentaneamente accantonato grazie all’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Marco Falcone, che si è fatto carico di fermare la decisione di aumento del costo dei trasporti per navi e aliscafi. E’ stato, infatti, raggiunto un accordo per congelare tutti gli aumenti annunciati dopo un confronto con i rappresentanti delle società Società navigazione siciliana, Caronte&Tourist e Liberty Lines, convocato tempestivamente dal governo Musumeci. Si rimane, adesso, in attesa di capire cosa accadrà il prossimo 3 giugno, data in cui scadrà il bando relativo ai trasporti marittimi con le isole minori. Il Sindaco di Favignana, Forgione, ha chiesto garanzie sulla riserva di posti per i residenti, l’estensione della durata degli abbonamenti e di rivedere il costo del biglietto per far viaggiare gli animali. Ma, nella più “gettonata” delle isole Egadi il problema dei trasporti non è legato solo al rincaro dei biglietti.

C’è anche il problema della passerella. E no, non stiamo ironizzando sulle visite delle “Istituzioni” o ai tagli dei nastri di mini stazioni marittime più o meno efficaci e rispondenti alle esigenze di un turismo sempre più smart. Intendiamo proprio la passerella che consente a residenti, pendolari, studenti e turisti (a tutti, insomma) di salire a bordo degli aliscafi che attraccano al porto di Favignana.

Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni, nei giorni scorsi, da parte di studenti e lavoratori pendolari che lamentavano la sospensione delle corse degli aliscafi e il conseguente disagio nel raggiungere la terraferma. E’ successo, in effetti, che a causa dello sfilacciamento di un cavo di sostegno della passerella del respingente la Liberty Lines ha sospeso tutti gli attracchi degli aliscafi per scongiurare il pericolo che il cavo potesse cedere con conseguenze pericolosissime per i tnti utenti. Le condizioni di sicurezza non c’erano e, pertanto, non senza disagi per l’improvvisa sospensione delle corse, al fine di riattivare la continuità nei collegamenti con Favignana, la compagnia di navigazione ha provveduto alla sostituzione dell’aliscafo con un catamarano, che per le sue caratteristiche strutturali, può attraccare direttamente in banchina presso il molo traghetti senza l’ausilio del respingente danneggiato.

Cose che succedono, si potrebbe dire. Ma, purtroppo, non è la prima volta che succedono.

La passerella di sbarco dei passeggeri di Favignana ha ceduto numerose volte, cadendo in mare, fortunatamente senza danno alle persone, ma obbligando l’aliscafo a lasciare l’isola senza sbarcare i passeggeri. La foto sopra dimostra che numerosi studenti isolani siano rimasti impossibilitati nel raggiungere la terraferma, nei giorni scorsi, in orari utili per entrare a scuola in tempo. E non è, ribadiamo, la prima volta che avviene un “disguido” del genere.

Anche stavolta, comunque, il problema è stato bypassato: sono intervenuti i tecnici della Liberty Lines che hanno sostituito il cavo logorato ripristinando il servizio di attracco con l’aliscafo.

Ma a chi compete la gestione? Alla Regione siciliana che, attraverso l’assessorato al Territorio e Ambiente, risulta proprietaria della struttura. Una gestione poco attenta, quella di “mamma Regione” che, da un lato si è premurata di installare sull’isola una “mini sala d’attesa” e, dall’altro, fa finta di non accorgersi di come a poche decine di metri si continui a mettere a repentaglio l’incolumità di chi viaggia in aliscafo.

Eppure la Liberty Lines si è offerta di costruire gratuitamente una nuova struttura, per un importo di oltre duecentomila euro. Il progetto è statopresentato alla Regione non ha mai ricevuto risposta

“I continui incidenti che si verificano alla passerella e allo scalandrone del porto di Favignana sono ormai diventati inaccettabili – ha dichiarato isindaco Francesco Forgione – Evidentemente è il sistema scelto dai tecnici della Regione Siciliana che non funziona, è stato scelto un sistema di attracco che può andare bene per altre isole, ma non per Favignana. Non siamo i soli ad aver segnalato questo problema visto che anche il comando provinciale della Capitaneria di porto ha più volte sollevato la questione dell’attracco nel porto di Favignana. Si intervenga subito”.

redazione

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