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Autismo: il giudice dice sì alle terapie ABA a carico delle Asp, ma c’è ancora chi attende

Le terapie per chi ha uno spetto autistico fino ad oggi non venivano riconosciute dal sistema sanitario nazionale, comportando un costo notevole per le famiglie spesso aiutate da associazioni che operano sul territorio.

Ma una importante novità, arriva dal Tribunale di Catania: il giudice ha riconosciuto il diritto al trattamento riabilitativo cognitivo comportamentale con metodologia ABA (Applied Behavior Analysis) a due fratellini. Una decisione che segue il primo caso di riconoscimento alle terapie ABA in Sicilia. Ai due fratelli spettano 20 ore settimanali e la supervisione mensile.

Non è però la prima richiesta fatta ai tribunali dell’isola. Sono infatti 18 le famiglie che hanno attivato una procedura d’urgenza per vedere riconosciuto il diritto alla salute dei propri figli con costi a carico dell’Asp; di queste 18, alcune sono di Marsala. Al momento attuale, senza ricorrere alle vie giudiziarie, c’è solo un minore messinese che può godere delle terapie fornite dall’Asp.

In altri casi, come avviene nell’Azienda sanitaria provinciale trapanese, i giudici hanno ordinato che l’Asp rimborsasse alle famiglie che si sono rivolte al proprio avvocato, il costo delle terapie private o mettendo direttamente a disposizione le prestazioni dei professionisti che si occupano di autismo.

Ci sono diverse famiglie con tante esigenze diverse, crescere i propri figli con autismo nel contesto sociale, quindi a scuola o in palestra, richiede la professionalità di esperti che, soprattutto nel periodo di pandemia, hanno lavorato molto in casa per cercare di dare una certa continuità, ma ghettizzare non è un bene. Adesso una buona notizia che dà respiro ai genitori con figli autistici. 

redazione

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