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Convitto Audiofonolesi di Marsala, l’Usr insiste sulla chiusura

L’Ufficio Scolastico Regionale non intende recedere dalla propria decisione: non verranno assegnate unità lavorative all’Istituto Audiofonolesi di Marsala. Nel corso di un incontro con i sindacati, il dirigente Stefano Suraniti ha confermato quanto già comunicato nelle scorse settimane all’Usr Trapani e, di conseguenza, alla dirigenza del Convitto. Per Suraniti l’Istituto avrebbe perso la propria valenza educativa, alla luce del calo degli iscritti registrati durante il periodo della pandemia. In realtà, si tratta di una valutazione prettamente numerica, che nel nome di una presunta razionalizzazione dei costi taglia un servizio (e un pezzo di storia) di cui quest’anno si sono avvalsi 43 ragazzi affetti da disabilità e una struttura che comprende 17 lavoratori (5 educatori, 6 collaboratori scolastici, 2 cuochi, un infermiere, un guardarobiere e due amministrativi).

Dopo aver proclamato nelle scorse settimane lo stato di agitazione del personale, la Uil continua a seguire con attenzione la situazione e, a tal riguardo, ha convocato per questo pomeriggio una riunione a cui è prevista la partecipazione di tutto il personale dell’Istituto, nell’auspicio che altre istituzioni (su tutte l’assessorato regionale) possano contribuire a una revisione della decisione presa dall’Usr.

Resta al fianco del Convitto anche il Consiglio comunale, che la settimana scorsa ha approvato una mozione a sostegno dell’ente. Il presidente della Commissione Politiche Sociali Flavio Coppola ribadisce che il massimo consesso civico è pronto a prendere qualsiasi iniziativa volta alla tutela dell’Istituto: “Siamo pronti anche a una protesta civile assieme all’Amministrazione comunale”, assicura Coppola.  

redazione

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Tags: Istituto Audiofonolesi Marsala