Nuovi movimenti politici all’interno del Consiglio comunale di Marsala. Una tendenza già in atto da alcune settimane, ma che è destinata a riservare ulteriori sorprese in vista delle prossime elezioni regionali.
A inizio seduta, il consigliere comunale Pino Ferrantelli ha comunicato l’interruzione del proprio rapporto politico con Fratelli d’Italia. Pur essendo stato eletto con il partito di Giorgia Meloni alle amministrative del 2020, l’ex assessore provinciale ha sottolineato che si sentiva ospite all’interno di questa compagine politica, con cui ha comunque condiviso un percorso che adesso si interrompe. “La mia ispirazione è sempre stata quella di partiti democratici e cristiani”, ha detto il consigliere comunale, aggiungendo che è tornato a guardare con interesse alla costituzione di un nuovo Grande Centro. Per il momento, tuttavia, si dichiara indipendente. Ferrantelli ha ribadito il proprio sostegno all’amministrazione Grillo, esprimendo parole di particolare apprezzamento nei confronti dell’assessore Michele Milazzo (che successivamente ha ricambiato).
La scelta di Ferrantelli ha come primo effetto il venir meno del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, che resta rappresentato soltanto da Lele Pugliese che è poi intervenuto, prendendo atto della decisione del collega consigliere e annunciando la propria adesione tecnica a ProgettiAmo Marsala, in un’ottica politica che guarda alla ricandidatura del presidente Nello Musumeci alla guida della Regione.
“Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico”, scriveva tanto tempo fa Confucio. Una massima ripresa per l’occasione da Rosanna Genna: “Stavo aspettando questo cadavere politico. Ne aspetto altri”, ha affermato la consigliera che era stata eletta nel partito della Meloni, per poi prenderne le distanze a inizio consiliatura, contestando il metodo seguito per la nomina in giunta dell’avvocato Milazzo in quota FdI. “Fratelli d’Italia non ha mai avuto un vero gruppo consiliare in quest’aula”, ha affermato Rosanna Genna, sottolineando criticamente gli opportunismi politici che – a suo dire – hanno portato certi consiglieri a fare determinate scelte.