Si rinnova il ricordo della Strage di Pizzolungo, di cui si celebra oggi il 37° anniversario. Era il 2 aprile del 1985 quando la mafia fece saltare in aria l’auto su cui viaggiavamo Barbara Rizzo Asta e i gemellini Giuseppe e Salvatore, vittime di un disegno criminale che avrebbe dovuto uccidere il giudice Carlo Palermo, rimasto comunque ferito dall’esplosione assieme agli agenti di scorta Rosario Maggio, Raffaele Di Mercurio, Antonio Ruggirello e Salvatore La Porta. Si tratta di uno degli episodi che più hanno ferito l’opinione pubblica, rimarcando la ferocia di Cosa Nostra e il cinismo con cui i boss, in quegli anni, conducevano il loro attacco allo Stato e alle sue istituzioni. Una guerra in cui vittime innocenti come i gemellini Asta e la loro giovane mamma erano considerati alla stregua di “danni collaterali”.
La memoria di quel drammatico giorno torna a vivere anche oggi, con le tradizionali iniziative organizzate dal Comune di Erice e da Libera nell’ambito della rassegna “Non ti scordar di me”.
Ieri tanti studenti hanno seguito, al Polo Universitario di Trapani, un dibattito sul tema della legalità, a cui hanno preso parte magistrati e giornalisti in prima linea nella lotta alla mafia.
A seguire sono stati premiati i vincitori della VI edizione del concorso giornalistico dedicato a Santo della Volpe, compianto giornalista, ex inviato del Tg3, socio fondatore dell’associazione Articolo 21 e vice presidente di Libera Informazione. Il concorso è stato promosso da Comune di Erice, Libera, FNSI, Ordine dei Giornalisti di Sicilia, USIGRAI, Articolo 21, Liberainformazione.
Gli elaborati sono stati esaminati da una commissione che ha proclamato vincitrice la giovanissima Maria Sofia Tartamella, studentessa della classe III A dell’I.I.S. Rosina Salvo di Trapani. Il suo elaborato, dal titolo “Cara Sicilia”, corredato da un video che è stato proiettato in sala, ha molto colpito tutti i presenti per la maturità e la forza delle parole adoperate. Per chi volesse leggerlo, è scaricabile in allegato.
Il secondo miglior elaborato è stato quello di Antonino Genco, studente della classe V F del Liceo Scientifico I.I.S. Fardella Ximenes di Trapani, dal titolo “La mafia nasce agraria e si fa impresa”. Terzo è risultato invece quello di Mario Piazza della classe III B del Liceo Classico I.I.S. Fardella Ximenes di Trapani) dal titolo “La mafia, minaccia alla democrazia”. Anche loro hanno ricevuto i complimenti dei presenti, così come tutti gli altri studenti che hanno partecipato al concorso.
Nel pomeriggio, alla Sala Sodano di Palazzo D’Alì, sede del Comune di Trapani, il magistrato Carlo Palermo ha presentato il libro dal titolo “Il Patto – La piramide rovesciata della loggia P2” (Il Sacro Monte Editore) – Dalle carte sui Rosacroce, a quelle della P2. I riti, le simbologie, i condizionamenti che si nascondono dietro una serie di fatti chiave che hanno riguardato la storia d’Italia. A dialogare con l’autore è stato il giornalista e scrittore Giacomo Pilati.
Oggi ultima giornata del programma di iniziative. Proprio nel Parco della Memoria di Pizzolungo Piana di Anchise, laddove 37 anni fa avvenne la tragica e barbara strage, a partire dalle ore 09.15 il giudice Carlo Palermo terrà un intervento sul tema “I Martiri della verità”. A partire dalle ore 10 si terrà poi la cerimonia solenne di commemorazione delle vittime.
A seguire, intorno alle ore 16:30, nella sala “Sebastiano Tusa” della Torre di Ligny, a Trapani, spazio alla premiazione del 1° Contest fotografico “scatti di memoria” promosso da ANM – sottosezione di Trapani, in collaborazione con la Camera penale “Giuseppe Rubino” di Trapani e LIBERA, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Con il patrocinio dei Comuni di Trapani ed Erice: Un momento di riflessione attiva attraverso la fotografia, sul tema della memoria delle stragi di mafia e, in generale, sul senso e sul valore della legalità all’interno della società civile, dedicato agli studenti delle scuole superiori del territorio trapanese.