Tutti gli americani dai 50 anni in su avranno la quarta dose di vaccino contro il Covid-19. Lo ha appena deciso la Food and Drug Administration (Fda), l’agenzia regolatoria dei farmaci negli Stati Uniti. Fino a ieri il secondo richiamo (che si aggiunge alle due dosi del ciclo primario) era raccomandato solo alle persone fragili e immunocompromesse.
Queste due ultime categorie sono quelle per cui la quarta dose è prevista anche in Italia, ma le posizioni dei paesi europei sono al momento diverse, con alcune nazioni come Gran Bretagna, Francia e Germania disposti a raccomandare la nuova iniezione.
L’Ema, Agenzia europea per i medicinali, ha spiegato che non esistono evidenze scientifiche per raccomandare a tutti il nuovo richiamo. A ribadire questa posizione è stato oggi anche il Ministro della Salute Roberto Speranza, che però ha auspicato una posizione comune in tutto il continente: “Penso che sia arrivato il momento di discutere insieme, a livello europeo, su come affrontare le prossime settimane e, in modo particolare, lavorare per avere una posizione univoca su tempi e fasce generazionali a cui somministrare la quarta dose”.
Speranza lo ha detto nel suo intervento al Consiglio Salute a Bruxelles: “Io lo chiedo formalmente, chiedo che ci sia una posizione unitaria, dei Paesi europei, delle nostre agenzie, della Commissione sulla quarta dose. Scelte non omogenee nei diversi Paesi europei finiscono solo per disorientare e non aiutano le campagne vaccinali”. Il ministro ha spiegato che la Commissione e la presidenza si sono assunti l’impegno di presentare una proposta comune entro una settimana.
Questo potrà aprire a nuovi scenari nonostante anche nel nostro Paese si sta via via uscendo dall’emergenza con un ritorno alla vita pre-pandemia.
Ma bisogna capire cosa succederà coi vaccini, anche perchè dal 15 giugno decadono gli obblighi vaccinali per il personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale, dipendenti dell’amministrazione penitenziaria e in generale lavoratori all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori, personale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale; il 1° maggio inoltre termina l’obbligo del green pass quasi ovunque.