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Caro carburante oltre 2 euro al litro, CNA chiede trattativa Governo-Regione

Il caro prezzi, bollette e carburante, sta piegando il paese e la nostra isola. Tra fake news e la guerra tra Russia e Ucraina, da Napoli a Marsala e in Sardegna è psicosi collettiva. Nell’ultimo week end i supermercati sono stati presi d’assalto per la paura chi di un ulteriore blocco dei tir, chi di un coinvolgimento alla guerra, dell’Italia.

I vertici di CNA Sicilia hanno sollecitato il governo Musumeci a imprimere un’accelerazione nel pressing nei confronti dello Stato per ottenere parte delle accise generate dalla raffinazione petrolifera nazionale. Secondo i dati di Quotidiano Energia la media nazionale del gasolio supera di poco la benzina, posizionandosi sopra i 2,3 euro/l in modalità servito e oltre i 2,2 euro nel self. Salgono anche Gpl e metano auto. Il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self sale a 2,217 euro/litro.

Il prezzo medio praticato del diesel self cresce a 2,220 euro/litro (venerdì 2,173). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato schizza a 2,323 euro/litro e il gasolio servito vola a 2,333 euro/litro.

CNA Sicilia sollecita lo Stato per ottenere parte delle accise generate dalla raffinazione petrolifera nazionale. Il presidente Nello Battiato e il segretario, Piero Giglione, dichiarano: “I prezzi di diesel e benzina sono schizzati alle stelle. Una situazione ingestibile per imprese e famiglie che attendono risposte dallo Stato. Noi invochiamo anche l’intervento della Regione”.

“Si tratta di una parte non indifferente che porterebbe nelle casse della Regione 9 miliardi di euro l’anno – continuano – un gettito significativo correlato al fatto che nell’Isola viene raffinato il 50% della produzione. È necessario che il tavolo della trattativa tra Roma e Palermo definisca celermente contenuti e modalità in modo da potere subito stabilire un progressivo riparto delle accise a beneficio della Regione Siciliana”.

“Il costo del carburante è schizzato alle stelle ma non è giustificato dal conflitto bellico tra Russia e Ucraina. Perché i rifornimenti degli operatori commerciali sono stati fatti prima che la guerra scoppiasse e dunque, prima che il prezzo dei carburanti esplodesse verso l’alto”. Lo afferma in una nota la deputata regionale di Forza Italia, Daniela Ternullo.

“Pertanto siamo in presenza di una vera e propria truffa ai danni di famiglie e imprese. Ricordo che in questi giorni il costo della benzina ha sfondato il muro di 2,5 euro per litro. Concordo in tal senso con la posizione del ministro Cingolani, al quale ho chiesto nei giorni scorsi un incontro su tale urgente questione”, dice l’onorevole. 

redazione

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  • Vorrei far notare che in Sicilia si produce il 50% del fabbisogno, come mai i NS politici Regionali non sanno difendere quello che ci spetta: cioè pagare la Benzina senza le Accise, solo con l'Iva che sarebbe sù 1,30 al lt.

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