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Classe ghetto a Marsala, il Pd deposita un’interrogazione parlamentare

I vertici provinciali del Pd di Trapani tornano sulla vicenda della scuola di Marsala, in contrada Sappusi, in cui si sarebbe verificato un caso di “classe ghetto”, con l’inserimento di oltre 20 bambini, tutti figli di genitori con gravi pregiudizi penali.

“Il dibattito che si è innescato dopo la diffusione della relazione della Commissione Antimafia siciliana che riporta le dichiarazioni di Salvatore Inguì su una possibile classe ghetto nella scuola elementare di Sappusi è fuorviante. Riteniamo – scrivono il segretario Domenico Venuti e la presidente Valentina Villabuona – che non sia compito della politica e soprattutto dei rappresentanti delle istituzioni parteggiare per la dirigente o per Inguì, ma certamente è compito della politica non sottovalutare la relazione della Commissione Antimafia, di cui abbiamo il massimo rispetto e porre in essere tutte le azioni necessarie affinché si chiariscano i fatti ed eventualmente si ponga rimedio”. Come si ricorderà, il lavoro della Commissione guidata da Claudio Fava ha portato avanti un articolato lavoro di approfondimento sulla condizione minorile in Sicilia, evidenziando un alto tasso di dispersione scolastica e un evidente disagio, di cui la vicenda marsalese è soltanto uno dei vari tasselli.
“Con questo senso di responsabilità – proseguono Venuti e Villabuona – il Partito Democratico, si è fatto, fin da subito, carico del problema, senza puntare il dito e neanche azzardare difese d’ufficio inappropriate e con gli onorevoli Carmelo Miceli componente della Commissione Antimafia e Giustizia e Rosa Maria Di Giorgi componente della Commissione cultura, entrambi alla Camera dei Deputati, abbiamo depositato un’interrogazione rivolta al Ministro dell’Istruzione, affinché si faccia chiarezza, nell’interesse superiore delle bambine e dei bambini”.

Nel testo dell’interrogazione, rivolta al Ministro Patrizio Bianchi, si chiede di conoscere quali “iniziative di propria competenza intenda intraprendere nell’immediato per rilevare eventuali profili di responsabilità e per adottare i provvedimenti conseguenti” e “quali iniziative di propria competenza, anche di carattere normativo, intenda intraprendere per garantire effettiva eterogeneità nella formazione delle classi scolastiche evitando che si possano verificare episodi di discriminazione nella fase di formazione delle stesse”.

redazione

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