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Antonella Ingianni (Europa Verde): “il mio impegno in politica un atto di “amicizia” nei confronti della nostra terra”

Antonella Ingianni, agronoma docente presso l’istituto Abele Damiani di Marsala è da pochi giorni portavoce regionale del partito Europa Verde.

Professoressa come è nata questa sua nomina?

“Abbiamo tenuto l’assemblea regionale del partito sabato 5 marzo scorso: il gruppo dirigente mi ha contattato per capire se c’era una mia disponibilità nell’impegnarmi all’interno del partito. E’ noto il mio interesse per tutte le tematiche ambientali. Così ho deciso di “cimentarmi” in questa nuova avventura. Come ho detto durante il mio intervento io arrivo in politica perché con tanti mi lega un passato di battaglie e di emozioni, ma soprattutto per un atto di “amicizia” nei confronti della nostra terra”.

I verdi italiani negli ultimi decenni si sono divisi arrivando anche a fondare partiti diversi…

“Il nostro obiettivo deve essere quello di percorrere la strada degli ecologisti impegnati direttamente in politica del nord Europa. Sono qui per contribuire a far si che con Europa verde, ecologia e questione sociale non entrino in conflitto sino ad arrivare ad essere incomprensibili”.

Le tematiche dei verdi sono state concepite nel corso degli anni come quelle di chi vuole soltanto la conservazione dell’esistente anche a danno dello sviluppo.

“Il partito Europa Verde deve essere percepito come portatore di modernizzazione, come un partito che ha un’idea su come affrontare i cambiamenti di una società che affoga nei consumi, che è influenzata dalla globalizzazione e dalle crescenti diseguaglianze. Il tema ecologico è il tema fondamentale, ed è prerogativa di temi come lavoro, giustizia sociale, economia. Ed è il tema che ci tiene insieme”.

Quali sono i temi che il partito intende affrontare in Sicilia?

“Sicuramente dovremo concentrarci soprattutto su problematiche contingenti per i siciliani. La riduzione della agricoltura industriale rientra nel piano di transizione ecologica- dato pressoché assente nel dibattito intorno al PNRR- perché contribuisce per almeno il 30% al riscaldamento globale. Per il futuro dell’agricoltura occorre puntare alla trasformazione in senso ecologico del modello di produzione attuale. La necessità di promuovere sistemi agricoli sostenibili è ormai riconosciuta da tutti ma si deve affrontare la sfida, lungo tutte le filiere, di coniugare produttività, salvaguardia dell’ambiente e benessere delle popolazioni”.

Le energie rinnovabili devono sottrarre spazio al cemento non all’agricoltura?

“Esatto, Europa Verde deve vigilare ed orientare questo processo. Naturalmente dobbiamo dialogare anche con le altre forze politiche che condividono queste tematiche e la nostra impostazione”.

Quali altre tematiche in tema di territorio intende affrontare a breve?

“Un altro tema importante è quello delle aree protette. In Sicilia vi sono 71 riserve naturali, 5 parchi regionali e 1 nazionale, 6 aree marine protette che coprono più del 20% dell’isola. Un grande patrimonio che in sinergia con l’agricoltura sostenibile potrebbe essere la ricchezza dell’isola, in termini di biodiversità, di lavoro, di servizi ecosistemici. Nelle Riserve- la mancanza di pianificazione, di assunzioni di tecnici, di guide naturalistiche, di interventi di rinaturalizzazione, di ingegneria naturalistica, in molti casi procura una percezione negativa presso le popolazioni locali, mentre la corretta gestione porterebbe a quel turismo naturalistico che in tanti paesi sta avendo un trend positivo per le attività ad esso legate e per la conservazione degli ambienti naturali”.

Tutto questo deve passare oltre che dal diverso approccio che deve avere la gente, anche dalle Istituzioni. Lei intende incontrarsi con i sindaci a cominciare con quello della nostra città?

“Siamo convinti che il dialogo sia importante. Parleremo con quanti vorranno ascoltare le nostre proposte. In politica l’obiettivo è quello di candidarsi a governare. Vedremo come cresceremo nei prossimi mesi che ci separano dal rinnovo dell’Ars”.

Gaspare De Blasi

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