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Sicilia, il gioco legale tra grandi vincite e crisi finanziaria

C’è ancora una volta la Sicilia tra le regioni baciate dalla Dea fortuna. In particolare la città di Catania, che ha visto la vittoria di uno dei biglietti da 100 mila euro della Lotteria degli scontrini.

“Il premio pagato a Catania non è stato l’unico, dal mese di gennaio 2022 sono già state riscosse in Sicilia vincite per 200.000 euro, registrate a Siracusa, Trapani, Caltanissetta, Enna, Messina e Palermo“,rende noto ancora l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di stato, che sottolinea anche come nel periodo tra gennaio e novembre del 2021 le entrate dal mondo del lotto, delle lotterie e delle altre attività di gioco siano cresciute del 19%, per un volume d’affari di 1.651 milioni di euro.

Vincite, premi, aumenti. Ma è veramente tutto oro quello che luccica nel mondo del gioco legale italiano? Proviamo a fare chiarezza.

I numeri in calo

A parlare degli aspetti negativi e tutt’altro che felici è stato il senatore, in quota Forza Italia, nonché viceministro dello Sviluppo Economico, Gilberto Pichetto Fratin, che in Commissione parlamentare d’inchiesta ha esposto le sue preoccupazioni sullo stato di salute del gambling italiano e sul ritorno pericoloso del gioco illegale.

Durante i lockdown, infatti, le attività criminali hanno allungato le loro mani nere sulle attività di gioco, toccando picchi di giri d’affari del 18 miliardi di euro, con stime per l’anno appena concluso di addirittura 20 miliardi di euro. Numeri negativi anche quelli che arrivano dal lato occupazionale: Secondo i dati Istat riportati da Giochidislots il settore del gioco contava, nel 2018, 9265 imprese e 42.818 occupati, con 15 miliardi di fatturato complessivo e un valore aggiunto di 3 miliardi di euro. Il settore contribuiva per lo 0,6% al Pil, e per lo 0,3% all’occupazione complessiva.

La necessità di un riordino

Per arginare le perdite, aiutare le imprese e bloccare lo sviluppo del gioco illegale, esiste solo una ricetta vincente: quella del riordino del settore. Un tema caldo, sul tavolo delle discussioni politiche da tempo, ma che aspetta ancora di essere toccato. La regolamentazione del settore è infatti necessaria per aggiornare il gambling italiano al contesto in cui si muove, dominato dall’online ad esempio. “Concordo pienamente con la necessità di assicurare un equilibrio tra gli obiettivi di natura contabile e finanziaria, connessi alla certezza e alla disponibilità per l’erario delle entrate derivanti dal settore del gioco, e gli obiettivi inerenti la tutela dei consumatori, che mirano a contenere la diffusione della patologia collegata all’azzardo”. Questo il parere di Fratin. Con la speranza che possa essere anche il parere dell’intero governo.

redazione

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