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La guerra supposta

I venti di guerra annunciati in tv dal leader russo Putin ci fanno pensare che il mondo globale non è poi tanto irreale. Se guardiamo una cartina geografica (ma ne esistono ancora?) l’Ucraina e quella zona in genere, sembrano talmente distanti da noi…e invece.

Non citeremo missili che in pochi minuti raggiungono l’altra parte dell’emisfero. Siamo talmente paurosi che nascondendoci dietro il terrore, siamo convinti che non se ne tireranno mai. Ma apprendere che due Regioni, una delle quali è grande quasi quanto l’Italia, si siano dichiarate autonome dalla loro nazione ( l’Ucraina) e subito in loro soccorso, come ha affermato in tv lo statista che una volta era amico di Berlusconi, sono accorsi i Russi, ci ha fatto venire in mente l’inizio della seconda guerra mondiale. I tedeschi in Polonia a sostegno di quanti pur abitando in quel paese, parlavano la lingua germanica e poi il “soccorso” che Hitler portò ai sudeti ( anche loro di ceppo tedesco, che erano abitanti della Cecoslovacchia).

Così scoppiò quell’immane tragedia che chiamiamo seconda guerra mondiale. Senza fare lezioni di storia che non ci competono, tutto ebbe inizio mentre le potenze del mondo di allora (che sono le stesse di adesso) tentennavano e mediavano. Quando leggerete queste note ne saprete certamente di più. Non siamo fiduciosi e abbiamo paura. Paura per l’economia, per il gas italiano che arriva tutto dalla Russia, paura per una classe dirigente mondiale, da Macron a Biden fino a …Draghi, che ci sembra non avere capito ancora cosa vuole fare Putin. Passi che non lo sappiamo noi, ma loro… Torniamo ai fatti. Noi siamo per per un mondo globale dove tutti abbiano pari opportunità e diritti. Capiamo che è difficile ma a noi le frontiere rigide, non so se ci capite, ci fanno pensare che forse non abbiamo capito nulla.

Facciamo un esempio per noi stessi. In Italia come nel resto del mondo ci sono i confini. Sono stati creati poco dalla natura molto dall’uomo e spesso in maniera cruenta. Trasferiamo a titolo di esempio quello che sta accadendo qui da noi. Un giorno gli italiani che vivono a Bolzano e nelle montagne di quello che chiamiamo Sudtirolo decidono di staccarsi dall’Italia e dichiararsi repubblica autonoma. L’Austria che è lì a due passi, la “riconosce” e manda sul territorio propri militari a sostegno degli autonomisti. L’Italia reagisce, perché sempre di suolo italiano si tratta e scoppia una guerra. E’ quello che sta accadendo in Ucraina a confine con la Russia. Naturalmente è tutto un pretesto per arrivare a ben altri interessi ed obiettivi.

Che volete, per tornare al nostro stupido esempio, che ci importi se un abitante di Bolzano si senta più di etnia tedesca piuttosto che italiana? Lasciamo i campanilismi al campi di calcio e cerchiamo di sopravvivere (di vivere ormai non se ne parla più) nel modo più sereno possibile. Il discorso banale e prepotente di Putin ci ricorda una frase che abbiamo letto una volta da qualche parte: la vita è fatta di cose reali e di cose supposte: se le reali le mettiamo da una parte, le supposte dove le mettiamo? E speriamo che nella notte non sia accaduto nulla.

Gaspare De Blasi

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