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In Sicilia nuove rette per case gestanti e donne con figli

Maggiori risorse per le strutture del privato sociale che accolgono donne in gravidanza e con bambini, in condizioni di disagio. L’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali, Antonio Scavone, ha firmato il decreto con cui autorizza l’aumento della retta per le case di accoglienza per gestanti e donne con figli, adeguandola alle esigenze emerse nel gruppo di lavoro istituito in assessorato con i rappresentati del Terzo settore.

La retta è stata determinata in 73 euro al giorno e per ogni ospite, a cui va aggiunta l’Iva se dovuta. A questa va sommato il costo pro-quota per l’affitto dell’immobile, ricavato dal costo dell’affitto mensile secondo l’ultima tabella dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.

«Abbiamo ritenuto di rideterminare la tariffa per superare le criticità emerse, fornendo una risposta rapida e adeguata rispetto alle difficoltà lamentate dagli enti gestori – afferma Scavone – e sgombrando il campo da qualsiasi tentativo di strumentalizzazione. L’obiettivo del governo Musumeci è fare in modo che dalle strutture vengano rispettati gli standard qualitativi idonei al delicato compito svolto». 
La retta va intesa come quota minima per garantire la sostenibilità del servizio. I Comuni, in base ai servizi offerti dall’ente gestore e alla situazione territoriale, ma anche ai progetti di accoglienza redatti per ciascuna persona, possono coprire ulteriori costi, in aggiunta a quelli individuati dalla Regione, per migliorare ulteriormente la qualità del servizio residenziale offerto.

Sono molto contenta della decisione assunta dal Governo regionale di modificare le rette previste per comunità che accolgono donne fragili e vittime di violenza, con o senza figli.Dai 62 euro al giorno che erano stati decisi ad ottobre, si passa ora a 73 euro al giorno, in linea con quanto era richiesto dagli enti gestori e dalle cooperative. Quella dell’assessore Scavone è una scelta di buonsenso che conferma come fosse giusta la nostra battaglia al fianco delle cooperative, per la tutela di una categoria sociale particolarmente fragile.Occorre adesso che tutti i Comuni, a partire da quello di Palermo, si adeguino velocemente per permettere la stipula dei contratti con le cooperative, evitando interruzioni dei servizi.” Lo ha dichiarato la deputata regionale Marianna Caronia, dopo che la Regione ha diffuso una nota stampa nella quale annuncia la modifica, che era stata chiesta proprio dalla deputata regionale della Lega, delle tariffe minime per le comunità.


redazione

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