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Caos Scuola, Cgil Trapani: “Niente ffp2, c’è carenza di personale scolastico”

“Nessuna scuola del territorio trapanese ha ricevuto le mascherine ffp2 che il governo aveva assicurato di inviare per il ritorno in aula dopo le vacanze natalizie”. Lo denunciano la segretaria generale della Cgil di Trapani Liria Canzoneri e il segretario provinciale della Flc Cgil Ignazio Messana, mentre i sindaci, a fronte dell’ordinanza del presidente della Regione che ha posto la provincia di Trapani in “zona arancione”, stanno chiedendo all’Asp il parere tecnico sanitario per adottare la Dad.

“Questa emergenza sanitaria – dice la segretaria generale Liria Canzoneri – non è più straordinaria. Dobbiamo entrare nei parametri di una emergenza che, dopo due anni di pandemia, è purtroppo diventata ordinaria. Per questo ci si aspetta maggiore organizzazione, mentre a ogni nuova ondata si ripropongono gli stessi problemi di gestione come se ci si trovasse per la prima volta davanti al problema”.

Per la Cgil e la Flc Cgil oltre alla carenza di mascherine la situazione negli istituti scolastici è resa ancora più difficile dal fatto che le scuole si trovano a corto di personale poiché molti docenti e personale Ata sono risultati positivi al Covid.

“In questi due anni di pandemia – dice il segretario provinciale della Flc Messana – si sarebbe dovuta effettuare una campagna di vaccinazione e di tracciamento capillare, nonché un investimento sulla scuola per ridurre la numerosità delle classi al fine di garantire un maggiore distanziamento sociale. Purtroppo questo non è stato fatto in modo efficace”.

Intanto, la Cgil e la Flc Cgil auspicano che i sindaci adottino sul tema scuola le stesse decisioni, avendo come condizione prioritaria la salute degli studenti, e delle loro famiglie, degli insegnanti e di tutto il personale scolastico. “Lo scorso 10 gennaio – dicono i segretari Canzoneri e Messana – il rientro in classe è stato un caos perché ci sono stati comuni in cui i sindaci hanno disposto la chiusura e comuni in cui, invece, le attività didattiche in presenza sono riprese nella stata stabilita. È evidente la mancanza di una regia politica nella gestione della pandemia. Ci auguriamo, pertanto, che la politica, a tutti i livelli, metta al centro la scuola per affrontare in sicurezza i prossimi mesi”.

redazione

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