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Per la Sicilia ipotesi zona arancione se contagi non frenano

In Sicilia e nel resto d’Italia i contagi da Covid continuano ad aumentare. Secondo i dati Agenas, alla data del 3 gennaio quattro regioni hanno già una soglia dei ricoveri nei reparti ordinari o in terapia intensiva da “zona arancione“.

L’isola non figura tra queste, ma gli ospedali continuano a riempirsi, raggiungendo la soglia del 13% dei ricoverati in terapia intensiva e del 24% nei reparti ordinari.

L’Isola è entrata in zona gialla dal 3 gennaio, ma i parametri non sono così distanti dall’ingresso in zona arancione, specie se la curva dei contagi continuasse a salire, cosa probabile nel post Capodanno.

Con le regole attuali, per entrare in zona arancione è necessaria una soglia uguale o maggiore a 150 casi settimanali ogni 100.000 abitanti e bisogna superare due soglie di allerta per i ricoveri: 30% dei posti letto occupati nei reparti ordinari e 20% nelle terapie intensive.

Musumeci ha persino paventato l’ipotesi di una zona rossa per una decina di giorni ma il Ministro Speranza non sembra dello stesso avviso così come il dpcm che entrerà in vigore dal 10 gennaio, che prevede zone bianche, gialle e arancioni. “Il paradosso è che siamo una delle regioni più vaccinate d’Italia e tra le prime per contagi”, afferma il Governatore siciliano.

Ancora non c’è una data precisa per far scattare la zona arancione, ma si parla di fine mese se i contagi non dovessero frenare, cosa che comunque dovrebbe fisiologicamente avvenire a febbraio.


redazione

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