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Covid. Stretta per Natale, cabina di regia il 23. Si pensa a tamponi per tutti

La quinta ondata Covid non accenna a frenare la sua corsa. Il picco atteso a Natale potrebbe tardare ancora, e intanto si diffonde a macchia d’olio la nuova temuta variante Omicron, di cui si sa ancora poco rispetto alla pericolosità e alla penetrabilità dei vaccini, ma che pare al momento estremamente più contagiosa, fino a 3,2 volte in più della Delta.

Mentre la zona gialla si allarga e si iniziano a intravedere numeri da zona arancione, è fondamentale imprimere quella accelerata alle terze dosi di vaccino e ai vaccini per i bambini, visto che nuovi focolai stanno di nuovo prendendo piede nelle scuole italiane.

Ancora troppo limitati i dati in merito, ma secondo i dati rilasciati da Moderna, una dose di richiamo del suo vaccino anti-Covid aumenta significativamente il livello di anticorpi.

Per quanto riguarda l’Italia, la linea Draghi resta solida sulla volontà di mantenere aperte tutte le attività, ma le curve salgono così rapidamente che serve ancora una volta frenare la diffusione del virus e limitare i contatti, soprattutto nei luoghi più affollati.

Il premier ha convocato una nuova cabina di regia per giovedì 23 dicembre per discutere nuove misure restrittive, che potrebbero ancora una volta limitare il Natale degli italiani. Ecco le misure su cui sta ragionando l’esecutivo.

Il green pass, sia nella sua versione “base” che in quella “rafforzata”, potrebbe cambiare ancora. La durata era già passata da 12 a 9 mesi, e ora si parla di abbassarla a 7 o addirittura 5 mesi. Quindi di fare un vaccino anti-Covid ogni 7-5 mesi.

Un’altra grande novità in arrivo potrebbe essere l’obbligo di tampone anche ai vaccinati in alcuni casi specifici in cui si creano assembramenti e dove è impossibile mantenere il distanziamento, come feste, discoteche e stadi. Per le discoteche e le feste si immagina già l’obbligo tampone a partire dal 27 dicembre per tutti, vaccinati e non.

Sul tavolo del governo c’è anche l’ipotesi di introdurre una sorta di “filtro”anti-assembramenti specifico per i centri commerciali, notoriamente presi d’assalto nei weekend e soprattutto per Natale. Un green pass base per l’accesso ai negozi sembra impensabile, ma l’idea di contingentare gli ingressi come avveniva nel dopo lockdown appare la soluzione migliore e la più riuscita.

Praticamente certo che il super green pass esclusivo a chi è vaccinato o guarito dal Covid, possa essere esteso fino alla fine dello stato di emergenza, prorogato ad oggi al 31 marzo 2022.

Il governo potrebbe allargare e rendere il vaccino necessario per tutti i lavoratori.

Per Natale nessuna stretta “privata” che riguardi le case, ma il nuovo decreto conterrà quasi certamente la “forte” raccomandazione ad evitare situazioni di rischio, come già avvenuto in passato.


redazione

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