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Reddito di cittadinanza ecco quanto incide nell’economia siciliana

È un’onda che non si arresta. E che, mentre il governo nazionale sta ragionando sull’ipotesi di comprimerlo, riguarda sempre più persone.

Secondo i dati ufficiali dell’Inps il reddito di cittadinanza raggiunge adesso oltre 700 mila persone in tutta la Sicilia, coinvolgendo poco meno di 300mila nuclei familiari. Circa 26 mila sono i percettori in provincia di Trapani e oltre 1500 nella sola città di Marsala.

Il numero, secondo l’osservatorio Inps di ottobre, appena pubblicato aumenta a vista d’occhio. Solo un mese fa, infatti, i percettori dell’assegno erano 708.662 in tutta la regione (nella città lilibetana non arrivavano a 1200). L’aumento è evidente soprattutto in confronto con gli anni precedenti: nel primo anno, il 2019, i beneficiari di almeno una mensilità in Sicilia erano 499.393 e nel 2020 erano diventati 684.846. Ai beneficiari arrivano in media 595 euro al mese. “C’è ovviamente anche un numero di assegni revocati, fanno sapere dall’Inps – ma secondo l’Istituto siamo al limite dell’irrilevanza. Secondo dati aggiornati al mese di settembre, nell’Isola sono state scoperte 9.617 persone che incassavano l’assegno senza averne diritto, mentre altre 40mila circa sono decadute perché nel frattempo hanno trovato un lavoro, hanno rinunciato o sono incorse in un motivo di incompatibilità. Sorprendente se si analizzano le polemiche che accompagnano i dibattiti politici, i dati che ufficialmente riportano che da quando esiste la misura in Sicilia, i Centri per l’impiego, cioè le strutture che hanno ereditato le funzioni degli uffici di collocamento, hanno raggiunto le percentuali più alte di impiego dei beneficiari, con 54mila persone che hanno firmato almeno un contratto di lavoro durante il periodo di copertura.

Il gettito complessivo del Reddito di cittadinanza in Sicilia ammonta a 1,7 miliardi, due punti di Prodotto interno lordo. La misura ha sorretto direttamente le finanze di un siciliano su 7, ma ha finito per sostenere i consumi di tutti. Tanto più che secondo l’ultimo Documento di economia e finanza della Regione lo strumento incide sul reddito circolante, cioè sul denaro che materialmente finisce nelle tasche di tutti i siciliani, per il 2,4 per cento.

redazione

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