Categorie: Lettere

Mettere al mondo dei figli è una delle esperienze più belle che la vita può darci

La vita non fa notizia, soltanto la morte, gli omicidi, le stragi, le violenze, la discriminazione, l’odio e quant’altro di brutale ci può essere nell’uomo.

La “cronaca bianca” non interessa a nessuno e quindi nessuno la riporta.

Ma oggi voglio una bella notizia la voglio dare io: vedo con grande gioia sui social un mio amico che tiene in braccio suo figlio Federico appena nato (Federico è un nome a cui sono molto affezionato, chi mi conosce lo sa!). Che meravigliosa notizia la paternità e la maternità, la vita che nonostante tutto va avanti, che non ha paura di sbocciare e imporre la sua legge naturale, la gioia dei genitori davanti a questo mistero insondabile e assoluto.

Mettere al mondo dei figli è una delle esperienze più belle che la vita può darci.

L’amore che l’ha permesso è lo stesso amore che scaturisce dalla nascita di un bimbo, un fiume in piena che si alimenta e alimenta terreni che altrimenti si inaridirebbero.

Perchè allora parliamo soltanto dell’uomo “brutus” che leggiamo nelle cronache nere e non invece dello stesso uomo, capace di generare amore e vita? Così facendo diamo l’idea di una società buia e senza speranza. Invece no, il mistero della vita, lo stupore di questa creatura che si forma dentro il grembo materno, esperienza unica, esclusiva ed essenziale, spesso taciuto o sottointeso, va gridato al mondo!

Oggi si rischia di essere fagocitati da una cultura dell’edonismo, dell’autoaffermazione ad ogni costo, della scelta della carriera a discapito della famiglia, del rifiuto della femminilità per poter essere “uguali agli uomini”, per una uguaglianza, che ahimè ancora oggi non abbiamo conquistato, ma che è male intesa! Infatti la vera uguaglianza consiste nell’essere parimenti rispettati come persone, ognuno diverso e complementare nel suo genere.

In questo contesto culturale una gravidanza, soprattutto quando non è desiderata, viene vista come un peso, un costo, la fine di sogni nel cassetto. Ma noi, parafrasando il sommo poeta, “fatti non fummo a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza”. E quale virtù è più grande dell’accoglienza, del mettere al mondo un bambino?

Ognuno è libero di decidere del proprio futuro e della vita che vuole vivere, se stare solo o vivere con un’altra persona, se mettere al mondo e crescere dei figli o accontentarsi di se stesso, l’importante è riuscire a fare la propria scelta con consapevolezza per non pentirsene.

In ogni caso vedere Federico in braccio a suo padre mi ha fatto ricordare come è stato bello – e continua ad esserlo – essere genitori, come la vita prorompente e inarrestabile porti gioia, amore e soprattutto speranza.

Auguri Federico!!

Manfredo Spadaro

redazione

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