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Enti locali in crisi finanziaria, Marsala aderisce all’appello dell’Anci

Interventi normativi urgenti e risolutivi della gravissima crisi finanziaria di cui soffrono gli Enti locali.

Questo l’appello lanciato dall’ANCI Sicilia e per il quale chiede il sostegno dei sindaci, chiamati a sottoscriverlo. L’Associazione dei Comuni ritiene necessario, infatti, il varo di specifici provvedimenti governativi d’urgenza, evidenziando come siano ormai diventate strutturali le criticità finanziarie degli Enti locali siciliani.

In queste condizioni non può esistere programmazione in alcun settore comunale, affermano il sindaco Massimo Grillo e il suo vice Paolo Ruggieri. Con notevoli difficoltà e sforzi per reperire le risorse necessarie, abbiamo bandito alcuni concorsi pubblici che, purtroppo, sono insufficienti di fronte alle esigenze organizzative che dobbiamo affrontare per riordinare la macchina municipale”. Sul punto va detto che, a fronte di un fabbisogno del personale comunale di quasi 60 unità nei profili professionali “C” e “D” – con una spesa presunta, nel triennio 2021/2023, di oltre un milione di euro – l’Amministrazione Grillo ha potuto bandire solo 13 posti (7 di Istruttore tecnico e 6 di amministrativo).

Scrive l’ANCI Sicilia: “In queste condizioni pensare di erogare servizi di qualità a cittadini e imprese è pura utopia”. A tal fine, i sindaci siciliani chiedono al Governo nazionale di recepire le proposte di modifica normativa formulate dall’ANCI relativamente all’ abbattimento del 50% degli accantonamenti del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità. L’obiettivo è quello di consentire, in deroga alle disposizioni vigenti, l’assunzione di figure professionali qualificate all’interno degli Enti locali.

“Una proposta che condivido e che ho sottoscritto assieme ad oltre 100 sindaci perché quella dei crediti di dubbia esigibilità è una situazione che ingessa anche il Comune di Marsala”, sottolinea il sindaco Grillo.

Va detto, infatti, che ammonta a circa 100 milioni il credito vantato dal Comune e che, difficilmente, potrà essere riscosso. Tuttavia, le norme finanziarie impongono attualmente di accantonare in bilancio il 65% della suddetta somma, frenando di fatto la spesa. La proposta dell’ANCI è volta quindi a ridurre di almeno 15 punti percentuali il suddetto accantonamento, liberando così risorse per le necessarie assunzioni di personale a tempo determinato e per assicurare servizi di qualità.

redazione

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