Singolare storia capitata ad una marsalese che tra tribunali e minacce legali sta prendendo una piega a favore della donna, M. G. di 50 anni.
La signora, così come ci riferisce il suo legale Vito Cimiotta, ha ricevuto un messaggio di testo da un numero telefonico riferibile alla Banca Intesa Sanpaolo dove la stessa intrattiene un conto corrente e a seguito del quale soggetti ignoti erano riusciti a perpetrare una truffa on line con quello che viene definito “internet banking”.
Infatti con un messaggio prima e con una chiamata successivamente attraverso un vero e proprio raggiro, correlato da una conversazione telefonica che sembrava provenire da un numero riferibile alla banca, avevano sottratto alla donna ben 10.000 euro dal suo conto bancario.
In un primo momento, accortasi dell’accaduto la donna, con l’ausilio del proprio legale di fiducia, aveva diffidato la banca alla restituzione. A seguito di risposta negativa il legale della marsalese consigliava di sporgere denuncia per truffa e manomissione di sistemi informatici. Attraverso il lavoro certosino degli investigatori della Polizia, la procura di Palermo (per competenza funzionale) con un proprio provvedimento ordinava alla banca di restituire la somma. La succursale marsalese ha restituito alla donna un parte del maltolto (circa 8.000 mila euro).
“Le indagini contro ignoti stanno proseguendo per l’individuazione dei soggetti responsabili – ci ha detto l’avvocato Vito Cimiotta -, non abbiamo capito bene perché l’istituto bancario ha rimborsato solo una parte del denaro che in un primo momento sembrava prelevato dalla mia cliente ma che abbiamo dimostrato essere estranea e casomai vittima di una truffa. Terminate le indagini che speriamo portino all’individuazione del soggetto che ha commesso la truffa, decideremo come costituirci per l’eventuale risarcimento dei danni”. L’episodio accaduto alla donna marsalese testimonia come da qualche tempo le truffe on line stanno diventando sempre più frequenti e le modalità di raggiro sempre più precise e incisive.