In un tempo scandito da emergenze sanitarie di vario genere, la donazione di sangue acquista un rilievo quanto mai importante. A maggior ragione in Sicilia, dove l’autosufficienza è un miraggio e il personale infermieristico per le donazioni è storicamente inferiore alle effettive necessità dei presidi ospedalieri. La provincia di Trapani, in realtà, è andata in controtendenza rispetto al resto dell’isola, con un incremento di donazioni in seguito all’inizio della pandemia che fa ben sperare per il futuro. A Marsala, in particolare, il 2021 ha già fatto registrare un dato senza dubbio incoraggiante, con 1.837 sacche di sangue intero e di plasma raccolte tra la sede dell’Avis e l’ospedale “Paolo Borsellino” contro le 1.624 del 2020. Negli ultimi anni, come conferma la presidente della sezione Avis lilibetana Desiree Sammartano, c’è stato un incremento di cittadini che hanno deciso di rendere disponibile il proprio sangue e il proprio plasma (complessivamente i donatori a Marsala sono circa 1500) e si sono avvicinati alla donazione anche tanti giovani, con un incoraggiante abbassamento dell’età media rispetto al passato, che fino a qualche anno fa non scendeva sotto i 40 anni.
Le necessità del comprensorio continuano, tuttavia, ad essere superiori alle disponibilità, come conferma la dirigente del centro trasfusionale di Marsala, Graziella Vaccaro: “Diamo assistenza a un territorio vasto, con tanti pazienti cronici che hanno bisogno di trasfusioni periodiche. Al centro di Marsala fanno riferimento anche gli ospedali di Castelvetrano, Mazara e Pantelleria, con i relativi territori di riferimento. E’ facile comprendere, dunque, come la richiesta sia veramente elevata. Grazie agli sforzi delle associazioni a Marsala si è fatto un bel salto in avanti negli ultimi anni in termini di donazioni, ma non basta”. Anche perchè, in estate, puntualmente, le donazioni diminuiscono e la richiesta di sangue aumenta in quanto, alle cronicità si aggiungono pure le emergenze legate alla maggiore incidenza di incidenti stradali.
Spiega la presidente dell’Avis Desiree Sammartano: “A differenza di altri contesti, il Covid a Marsala non ha fatto diminuire le donazioni, anzi sono aumentate. Puntualmente, in estate, si registra però una diminuzione, com’è avvenuto anche quest’anno tra luglio e agosto”. Va poi sottolineato che accanto alla donazione di sangue, serve anche quella di plasma, in quanto – spiega la dottoressa Vaccaro – “dopo averlo inviato alle strutture farmaceutiche, ci vengono restituiti gratuitamente gli emoderivati che utilizziamo in ospedale e che sono molto importanti”.
Serve dunque un’ulteriore sensibilizzazione proprio a partire dai giovani, che possono garantire un necessario ricambio generazionale. A loro la dottoressa Vaccaro rivolge un ulteriore appello: “Li vediamo molto impegnati nelle battaglie per la tutela dell’ambiente. Ci auguriamo di vedere lo stesso impegno per le donazioni”.