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IL NIPOTE DI MATTEO SALVINI NON È «DIVENTATO PARLAMENTARE SENZA AVER MAI FATTO POLITICA» E NON GUADAGNERÀ 15MILA EURO AL MESE

Gira soprattutto via WhatsApp un’immagine che ritrae un uomo, vestito con berretto di lana, guanti senza dita e anfibi neri, mentre parla al telefono con le gambe stese su una scrivania. Su questa sono appoggiati un computer fisso e una pianta e alle spalle dell’uomo, appeso su una parete, è possibile vedere la parte inferiore di un planisfero.

La foto è preceduta e seguita da un testo che recita «Questo è Gian Marco Salvini. Grazie ai voti dello zio Matteo è diventato parlamentare senza aver mai fatto politica e da aprile guadagnerà 15mila euro al mese nonostante abbia la terza media e nessuna competenza». Il post si conclude con il consueto invito a condividere il contenuto «se sei indignato»

Si tratta di una notizia falsa.

L’immagine è stata pubblicata per la prima volta lo scorso 6 marzo 2018 dalla pagina Facebook di Gian Marco Saolini, noto creatore di bufale e, in generale, di contenuti di disinformazione, che è solito trattare argomenti di stretta attualità, fingendosi persona direttamente coinvolta nei fatti. La persona ritratta nell’immagine è lo stesso Saolini, che per l’occasione interpreta il ruolo del presunto nipote di Matteo Salvini. 

Quanto alle informazioni riportate nell’immagine oggetto di verifica, nell’attuale legislatura non esiste alcun parlamentare chiamato Gian Marco Salvini (come è possibile verificare attraverso i siti di Camera e Senato) e accedendo agli archivi storici del Parlamento scopriamo che nessun altro politico con quel cognome ha mai ricoperto un ruolo all’interno di una delle due camere.

Lo stipendio di un parlamentare italiano, inoltre, non è di «15mila euro al mese» (come sostenuto dal testo presente nell’immagine). L’indennità parlamentare è sancita dall’articolo 69 della Costituzione, ma l’entità del trattamento economico di Camera e Senato è stabilita dalla legge n.1261 del 1965, che lo fisserebbe in 15mila euro lordi.

Come riportato sul sito della Camera, però, l’operazione di contenimento dei costi operata dagli uffici di presidenza a partire dal 1 gennaio 2012 ha ridotto «l’importo dell’indennità parlamentare a 5.246,54 euro» netti al mese, risultato delle ritenute previdenziali operate sullo stipendio lordo di 10.435 euro. A tale somma va aggiunta la cosiddetta «diaria», un rimborso spese di soggiorno a Roma che attualmente vale 3.500 euro al mese. Un taglio simile è stato deciso dal Senato, che dal 2011 ha fissato l’indennità in 10.385,31 euro lordi (che si riducono a 10.064,77 euro per i Senatori che svolgono un’attività lavorativa), ovvero 5.304,89 netti (5.122,19 per coloro i quali svolgono attività lavorative).

Lo stipendio di un parlamentare italiano è dunque oggi di poco superiore ai 10mila euro lordi mensili (che diventano 5mila al netto delle ritenute) e non di 15 mila come riportato nell’immagine pubblicata da Saolini.

Ninny Bornice

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