A partire dalla scorsa mezzanotte la società Riscossione Sicilia è passata dalla Regione allo Stato. Si è conclusa infatti la difficile trattativa che negli ultimi anni ha visto impegnati il presidente della Regione Nello Musumeci e il direttore della Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini. «Poniamo fine ad un calvario della tormentata società durato un decennio», commenta Musumeci.
«Il primo obiettivo – aggiunge il governatore – era quello di restituire serenità ai circa 700 dipendenti che nel recente passato hanno vissuto momenti di particolare preoccupazione per la incerta sorte della loro azienda, frutto di una gestione non sempre oculata e responsabile. A beneficiarne saranno anche i cittadini contribuenti, che potranno usufruire degli stessi servizi forniti nel resto d’Italia. Non è stato facile, ma ci siamo riusciti. Voglio ringraziare il direttore Ruffini e i ministri del Mef che si sono alternati in questi tre anni – conclude Musumeci – per avere condiviso senza riserve questo percorso di cambiamento, indicato dal legislatore regionale e nazionale e portato a compimento dal nostro governo, con il supporto dell’assessorato all’Economia».
“La fallimentare e prolungata gestione dell’ente regionale Riscossione Sicilia ha già messo in ginocchio tutti i comuni siciliani. Adesso la situazione non potrà che migliorare”. Ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia.
“Abbiamo chiesto anche con denunce formali che siano accertate le responsabilità di Riscossione Sicilia – continua Orlando – e chiediamo che siano risarciti tutti i Comuni siciliani che si sono trovati a dover accantonare in danno di servizi essenziali risorse per il cd Fondo crediti di dubbia esigibilità. Esprimiamo fiducia nella Agenzia delle Entrate e al suo Direttore che siamo certi libererà i comuni dal “pizzo” che sono stati costretti a subire per la scellerata gestione dell’ente regionale Riscossione Sicilia”.