Tra i temi di maggiore discussione in queste giornate di avvio dell’anno scolastico a Marsala, c’è quello degli assistenti igienico-sanitari. Sull’argomento si registra una nota congiunta da parte dei componenti del Consiglio d’amministrazione dell’istituzione Marsala Schola (Sergio Bellafiore, Ginetta Ingrassia e Salvatore Virzì) che preannunciano per il 27 settembre il ripristino del servizio, che “verrà garantito per tutta la durata dell’anno scolastico 2021/2022 in aggiunta ed a supporto di quello delle scuole ed in attesa che gli istituti scolastici si attrezzino in via definitiva”.
In precedenza, il servizio veniva erogato dall’assessorato regionale alla famiglia, tramite trasferimento ai Comuni. Ma un recente parere del Consiglio di Giustizia Amministrativa ha stabilito che dovrà essere il Ministero dell’Istruzione ad erogarlo, attraverso il personale Ata debitamente formato, mentre la Regione continuerà a garantire il servizio di assistenza alla comunicazione.
Scrive il Cda di Marsala Schola: “Il Cga, dopo un approfondimento durato quasi un anno, si è espresso specificando che, mentre i servizi di trasporto e di assistenza all’autonomia ed alla comunicazione personale degli alunni con disabilità fisica, intellettiva o sensoriale rimangono in capo all’assessorato regionale alla famiglia e politiche sociali che lo eroga a proprie spese, tramite i comuni e relativi trasferimenti di fondi; al contrario, il servizio di base agli alunni disabili di assistenza ed igienico personale è di competenza del Miur, che lo eroga tramite collaboratori scolastici all’uopo formati”.
Contrariamente a Trapani, Marsala non ha sospeso il servizio lo scorso anno, dopo il parere del Cga e il nuovo Consiglio di amministrazione ha cercato di affrontare la questione fin dal suo insediamento con l’obiettivo di far iniziare il servizio aggiuntivo del personale di Mazara a partire dalla terza settimana di settembre; “Senonchè a maggio 2021 diverse famiglie fruitrici del servizio, gli stessi dipendenti ed assistenti igienico-personali, alcuni esponenti politici locali collettori di istanze di famiglie e della cittadinanza, hanno chiesto di poter protrarre la scadenza del servizio per l’anno scolastico 2020/2021 già prevista come da contratto al 31 maggio 2021, fino al 10 giugno 2021 per completare l’anno scolastico. Il Cda, alla fine di maggio 2021, ha dunque recepito quanto richiesto da famiglie, assistenti ed esponenti politici e concordato anche con i sindacati di impegnare da subito le somme previste per una delle due settimane di settembre per giugno 2021, anche in considerazione della incertezza in ordine alla completa ed effettiva erogazione del servizio da parte delle scuole per il successivo anno scolastico 2021/2022”.
Da qui, dunque, la spiegazione dello slittamento del servizio a fine settembre, che aveva lasciato interdette alcune famiglie beneficiarie dello stesso e che era stato stigmatizzato da alcuni esponenti politici locali.