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Acqua.Sal allo Stagnone, al Comune di Marsala si rivisita il progetto di acquacultura

La rivisitazione del progetto Acqua.Sal, già approvato dal Dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, già predisposto dalla precedente Amministrazione, è stato oggetto dell’incontro a Marsala tra gli enti partner del progetto. Con il sindaco Massimo Grillo e l’assessore Oreste Alagna, a Palazzo Municipale anche il presidente del Gal Elimos Liborio Furco e suoi collaboratori, Ignazio Monterosso (Dip. Regionale Pesca) e Andreana Patti (presidente FLAG), nonché Tommaso Favata (gestore Villa Genna) e Danilo Ingoglia (Amministratore Saline Lazara).

In video-collegamento Andrea Santulli (Consorzio Universitario Trapani) e Roberto Fiorentino (Direttore della Riserva lagunare). Il tavolo tecnico sul progetto Acqua.Sal – volto a favorire la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione dello Stagnone di Marsala – oltre a discutere e definire in linea di massima le procedure tecniche di attuazione dell’intervento, ha focalizzato l’attenzione sulla riformulazione del budget di progetto, ora di 900mila euro, riuscendo a mantenere comunque la coerenza con le originali finalità. Un importante passo avanti, quindi, rispetto al precedente incontro in erano state manifestate perplessità e osservazioni sul progetto, ora rientrate con la nuova rimodulazione, lasciando altresì spazio ad un prossimo coinvolgimento del Consiglio comunale di Marsala.

L’obiettivo del progetto ACQUA.Sal è quello di contribuire allo sviluppo economico del territorio attraverso la realizzazione di una salina “multifunzionale”, sia la valorizzazione di attività produttive sostenibili di tipo tradizionale (sale e piscicoltura), ma anche per la promozione di interventi innovativi come l’acquacoltura multi-trofica. Il tutto, nel massimo rispetto dell’ambiente, delle tradizioni storico-culturali del contesto legate all’acquacoltura, e nel solco della strategia comunitaria “Blue Growth” (crescita blu).

redazione

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