C’è molta preoccupazione tra gli operatori del comparto pesca di Marsala per la recente approvazione alla Camera dei Deputai di un Disegno di Legge riguardante l’assegnazione delle quote tonno e ritenuto penalizzante dai produttori di tonno marsalesi, in totale 13 aziende su 40 autorizzate in Italia. Lo stesso DDL è ora all’esame della competente Commissione del Senato e riserva alla pesca con il palangaro il 13,494% (pari a 640,32 tonnellate) del contingente complessivo assegnato dall’Unione Europea all’Italia. Si tratta di una vicenda che si trascina da tempo e che a più riprese è stata denunciata dalle aziende del territorio, che comprensibilmente evidenziano l’enorme differenza con la quota assegnata (72,729%, pari a 3451 tonnellate) alle 21 realtà che praticano la pesca del tonno tramite il sistema della circuizione, concentrate prevalentemente in Campania, tra Napoli e Salerno e che frutta alle stesse un fatturato di circa 35 milioni di euro annui, grazie agli accordi con i fruitori asiatici a cui viene rivenduto il pescato.
Proprio alla Commissione Pesca del Senato si è rivolto in questi giorni il sindaco Massimo Grillo per sostenere le istanze dei cittadini marsalesi del settore pesca, evidenziate nel corso della videoaudizione con il presidente Mino Taricco. “Un fatturato annuo di circa 3 milioni di euro – cui va aggiunto tutto l’indotto, afferma il sindaco Grillo -. La pesca del tonno tramite palangaro, infatti, è di notevole importanza per il nostro tessuto economico e vede Marsala detenere circa il 40% delle quote a livello nazionale. I risultati raggiunti, prestando anche attenzione alla sostenibilità ambientale, rischiano ora di essere messi in crisi dal disegno di legge passato alla Camera. La rivisitazione delle quote tonno è per noi assolutamente sbagliata, tenuto conto della ripartizione delle quote storicamente assegnate. Per questo, sosterremo con fermezza le legittime aspettative dei nostri pescatori in ogni sede competente, a cominciare dal Governo Regionale cui chiediamo attenzione in maniera decisa e unitaria”. La tematica in questione fu da ultimo affrontata a livello parlamentare nel 2017. Anche allora si parlò di rivedere le modalità di distribuzione delle quote assegnate annualmente all’Italia, tramite l’UE, dall’ICCAT. “Oggi – aggiunge il sindaco Grillo – si riapre la discussione ma non si tiene conto che, da un paio d’anni a questa parte, si è addirittura registrata un’inversione di tendenza, ossia un aumento della risorsa-tonno che si è voluta tutelare nel tempo”. E per far conoscere la realtà produttiva del nostro territorio, il sindaco Grillo ha concluso l’audizione con un invito a Marsala rivolto ai senatori della Commissione Pesca, al fine di approfondire la delicata tematica. “L’auspicio è che – conclude il sindaco Massimo Grillo – l’esame di questo importante testo di legge possa avvenire nella maniera più attenta possibile, per consentire alla marineria marsalese di guardare con serenità al proprio futuro produttivo”.