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Un anno dal sequestro dei pescatori mazaresi in Libia, i sindacati: “Tenere alta l’attenzione nel Mediterraneo”

“A un anno esatto dal sequestro in Libia dei pescherecci Medinea e Antartide con a bordo diciotto pescatori di Mazara del Vallo vogliamo tornare a sollecitare le istituzioni affinché venga mantenuta alta l’attenzione sulla sicurezza dei lavoratori nel Mar Mediterraneo”.

Lo affermano i segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Trapani Giovanni Di Dia, Franco Nuccio e Tommaso Macaddino.

“Un’esperienza – continuano – quella dei quasi quattro mesi nelle carceri libiche che questi pescatori non dimenticheranno mai, così come le loro famiglie, con cui l’intera cittadinanza di Mazara del Vallo ha condiviso ansie e preoccupazioni finché non sono stati rilasciati. Purtroppo quello del Medinea e dell’Antartide non è un caso isolato, ma solo uno dei tanti sequestri o attentati che purtroppo la marineria mazarese subisce da troppo tempo. Ultimo episodio in ordine di tempo quello della sparatoria contro il peschereccio Aliseo con il ferimento del suo comandante”.

“Quello dei pescatori – aggiungono infine Di Dia, Nuccio e Macaddino – è un lavoro pesante da punto di vista fisico, ma che i nostri pescatori fanno con tanta dedizione. Garantire loro la sicurezza durante le battute di pesca è il minimo che si possa fare per loro”.

redazione

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